Sparò per ottenere i soldi: «Non fu usura», pena ridotta dalla Corte d'Appello
Giuseppe Di Mauro fu arrestato nel 2018. Ora il verdetto di secondo grado.
Sentenza riformata in appello per Giuseppe Di Mauro (nella foto). La pena è stata ridotta a 3 anni, 2 mesi e 6.800 euro di multa dalla terza sezione della Corte d'Appello, presieduta da Francesco Lentano. In primo grado la condanna era stata di 7 anni.
I giudici di secondo grado hanno assolto l'imputato, difeso dall'avvocato Vito Distefano, dal reato di usura con la formula perché «il fatto non sussiste» e ha dichiarato improcedibile il processo per l'imputazione di estorsione poiché è stata derubricata in esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Mancando la querela della parte offesa per questo tipo di reato non si può procedere all'azione penale.
Di Mauro, invece, è stato condannato per porto abusivo d'arma da fuoco e per lesioni aggravate. L'imputato è stato interdetto dai pubblici uffici per la durata di cinque anni. La Corte, inoltre, ha revocato la confisca dell'importo di 13.800 euro, che era ritenuta la somma data in prestito. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.
Per la Corte d'Appello però quanto accaduto sette anni fa non fu usura. Vedremo come verrà motivata la sentenza.