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Sparatoria in chiosco-bar a Giarre: preso uno dei due pregiudicati che ha fatto fuoco

Un carabiniere, intervenuto dopo che il titolare aveva chiamato le Forze dell'Ordine, è rimasto ferito di striscio. Alla base della sparatoria ci sarebbe stata una "vendetta"

Di Mario Previtera |

E’ stato già individuato e bloccato uno dei due pregiudicati che ieri sera sono stati protagonisti di una sparatoria in un chiosco-bar a Trepunti di Giarre nel corso della quale è rimasto ferito di striscio anche un carabiniere che si trova in osservazione al Sant’Isidoro di Giarre. L’uomo arrestato è Giuseppe Marchitto del Popolo, 50 anni di Linguaglossa: è stato fermato tra Giarre e Piedimonte.

Ieri sera scene da far west alla caffetteria “La Briciola”: mentre i due pregiudicati, che erano in compagnia di due donne, pagavano il conto, avrebbero avuto una violenta discussione con il titolare del bar, che due anni fa aveva assistito a una lite di cui erano stati protagonisti i due avventori. Dopo essere stato in carcere, Marchitto del Popolo, il libertà perchè evaso dai domiciliari, ha provato a vendicarsi del commerciante, “reo” a suo dire di «essersi messo in mezzo» nell’episodio che risalirebbe al 2022. «Tu sei quello di due anni fa», la frase udita da numerosi testimoni mentre i due cominciavano a danneggiare l’interno del bar, facendo scattare un fuggi-fuggi generale. Il blitz punitivo, però, è stato in un primo momento sventato anche grazie all’intervento di alcuni clienti e amici del titolare. «Ma non finisce qui: io stasera ti vengo a sparare», avrebbe detto uno dei due uscendo dal bar. E così è stato perchè i due sarebbero poi tornati nel bar.

Giuseppe Marchitto Del Popolo era ai domiciliari dopo essere stato arrestato dai Carabinieri nel gennaio del 2023 con il fratello Daniele, di 32 anni, perché trovati in possesso di due pistole calibro 9×21, cariche e con un colpo in canna. In quell’occasione i militari dell’Arma eseguirono, nei confronti dei due, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura distrettuale di Catania che ipotizzava i reati di detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo, danneggiamento aggravato e violenza privata.

«Quanto accaduto la scorsa notte a Trepunti ci allarma e ci rattrista profondamente. Aprire il fuoco in un luogo pubblico, frequentato da moltissime persone, è un fatto di un’inaudita gravità. Si è sfiorata la tragedia e mi auguro che gli autori vengano puniti con la massima severità». Lo afferma il presidente del Consiglio comunale di Giarre, Giovanni Barbagallo.«Un pensiero di vicinanza – aggiunge – va al Carabiniere rimasto ferito durante la sparatoria, a cui auguro una pronta guarigione, e al titolare dell’esercizio commerciale vittima di questa ferocia insensata. Voglio esprimere profonda riconoscenza all’Arma, che per noi tutti rappresenta un punto fermo e imprescindibile, un’istituzione solida e fondamentale che garantisce quotidianamente la nostra sicurezza».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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