Obiettivo dell’iniziativa – promossa e realizzata dall’associazione “Whole urban rigeneration” assieme al dipartimento di Ingegneria civile e Architettura, Opensource Lab e Ordine e Fondazione degli Ingegneri – era dare risposta alle richieste degli studenti di Medicina che – in memoria di Danilo Di Majo, travolto e ucciso sulle strisce pedonali all’uscita dal Policlinico dove seguiva le lezioni – hanno chiesto idee e progetti per la messa in sicurezza di quel pericoloso attraversamento stradale alla Circonvallazione.
E le proposte sono state tante e tutte pensate come replicabili in ogni altra parte della Circonvallazione. Eccole, in estrema sintesi.
Una prevede la costruzione di un nuovo sovrappasso per i pedoni con annessi ascensori, un’architettura in acciaio ardita e bella che ne fa un landmark. Gli studenti questa volta dovrebbero utilizzarlo – a differenza di quello preesistente che è stato rimosso perché nessuno se ne serviva – perché la recente vicina fermata Milo della metropolitana lo rende particolarmente utile. Il sovrappasso non sarebbe soltanto un luogo di attraversamento, ma uno spazio con molteplici funzioni. Inoltre le carreggiate sottostanti sarebbero leggermente ristrette, i marciapiedi ampliati e dotati di fotocellule che si attivano per segnalare il pedone che volesse attraversare: fasci di led rossi per fare fermare le auto e verdi per dare il via ai pedoni.
Un altro progetto prevede la realizzazione, sempre in acciaio, di tutta una piazza pedonalizzata sopraelevata di tre metri e collegata da quattro rampe alle direzioni delle vie Passo Gravina, Andrea Doria, Etnea e Fleming. La “piazza” sarebbe dotata di un padiglione ad uso commerciale e di uno per la ristorazione e di un totem interattivo per giochi e informazioni. E’ previsto anche uno spazio relax dotato di wi-fi. Le auto scorrerebbero in sottopasso, la sede stradale ribassata di due metri.
Un altro progetto prevede l’attraversamento dei pedoni in sottopasso con la realizzazione di una galleria resa attraente da punti di informazione, wi-fi e luoghi per lo scambio gratuito di libri. Inoltre, in superficie la zona delle strisce pedonali verrebbe colorata in modo da differenziarla dal resto del manto stradale e da spingere l’automobilista a rallentare.
Quasi tutte le altre proposte prevedono per i pedoni un attraversamento a raso nell’ottica della fattibilità economica del progetto – meno costoso da realizzare e da manutenere – e del cambio di prospettiva per cui la priorità viene data al pedone e non alle auto il cui ingresso in centro dovrebbe essere drasticamente ridotto in nome di una mobilità sostenibile. Una prospettiva che punta alla riqualificazione e alla rivalutazione di quanto già esiste.
Questi progetti di attraversamento pedonale a raso prevedono, per rallentare la velocità dei veicoli, la riduzione delle corsie per le auto – una per ogni senso di marcia -, mentre le altre due sono dedicate al transito degli autobus e delle bici. In uno di questi progetti il traffico davanti alla Cittadella viene rallentato anche grazie a pitture realizzate sul manto stradale (urban painting). Un altro progetto prevede che le corsie per le auto, due in tutto, all’altezza dell’ingresso alla Cittadella facciano una curvatura che costringa l’automobilista a rallentare e liberino uno spazio da utilizzare per varie funzioni: bike sharing, totem interattivi per informazioni, area relax con pensiline e panchine, punti di ricarica per smartphone. E’ progettata anche la realizzazione di app che consentano di affittare bici, acquistare i biglietti dell’autobus e controllarne l’orario.
Più complesso e costoso il progetto che prevede per il pedone l’attraversamento a raso, mentre per le auto lo scorrimento in sovrappasso in direzione Ognina e in sottopasso in direzione Misterbianco così da potere realizzare, nel tratto liberato dalle auto, una piazza davanti all’ingresso della Cittadella. Il muro di cinta verrebbe avanzato di 12 metri e forato per consentirne l’attraversamento e arricchito di spigoli e forme per dare vita ad un giardino verticale. Parte del muro, grazie a tecnologie avanzate, potrebbe diventare una sorta di Iphone gigante con cui gli studenti possano interagire per svago e per avere informazioni sui corsi e sulla mappa della città. La piazza ospiterebbe un’aula studio, un book shop, caffetteria e tabacchi e un’area di sosta con coperture, panchine ed alberi. E’ previsto, inoltre, un sovrappasso pedonale per collegare la strada con via Flemig in direzione della fermata Milo della metro. Nello spazio sottostante è proposta anche la realizzazione di un piccolo anfiteatro per spettacoli e intrattenimento.
Proposte elaborate anche grazie ad un primo confronto con la cittadinanza nell’ottica della progettazione partecipata e che possono essere consultate nel sito dell’associazione promotrice alla voce www.whole-wer.it nella sezione ct user.