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Sistema Saguto, fra gli indagati anche il deputato regionale Lupo (Pd)

Di Redazione |

PALERMO – Nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei beni sequestrati dalla sezione misure di prevenzione che era presieduta da Silvana Saguto si profila un altro processo sui sigilli apposti ai patrimoni sequestrati agli imprenditori Rappa e alla catena Bagagli. Principale indagato, l’allora amministratore giudiziario Walter Virga, l’ex presidente della sezione Misure di prevenzione. Sotto inchiesta ci sono anche quattro collaboratori di Virga: Alessio Cordova, Alessandro Kallinen Garipoli, Dario Majuri, Giuseppe Rizzo. E pure l’ex vice presidente dell’Ars, il deputato Giuseppe Lupo, oggi capogruppo del Pd, che, scrive Repubblica-Palermo, risulta indagato con Virga per corruzione. La procura di Palermo ha già notificato il provvedimento di chiusura dell’indagine, il passaggio che preannuncia una richiesta di rinvio a giudizio. Il fascicolo di Palermo è uno stralcio dell’inchiesta «madre» di Caltanissetta, che ha già portato Virga e Saguto a un processo, insieme a una ventina di altri indagati.

Virga e Lupo sono accusati di corruzione, per «un reciproco scambio di utilità», si legge nel capo d’incolpazione. Secondo la procura, Lupo avrebbe promesso a Virga un «incarico di consulenza giuridica» per il quale era previsto un corrispettivo di 2.000 euro; Virga avrebbe invece stipulato «in favore di Nadia La Malfa, moglie di Lupo – prosegue l’accusa – un contratto di collaborazione con l’emittente televisiva Trm, di cui Virga era amministratore giudiziario, per la stagione successiva». Lupo si era difeso sostenendo che «cercava persone competenti per organizzare un convegno e un disegno di legge sui beni confiscati». Aveva anche detto che «quella consulenza non era stata poi formalizzata, perché intanto era scattata l’ inchiesta nissena».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA