Il Tribunale di Siracusa ha assolto perché i fatti non sussistono sette imputati, tra dipendenti della Fondazione Inda e imprenditori, finiti nell’inchiesta della Procura di Siracusa del 2015 per associazione a delinquere e truffa. I giudici hanno assolto l’ex consigliere delegato Enza Signorelli, l’attuale responsabile operativo Vanessa Mascitelli, il funzionario Corradina Riccioli (a dicembre andata in pensione), e gli imprenditori Renato Renato, Laura Scandurra, Giampiero Parrinello, Angelo Renato. Del collegio difensivo facevano parte gli avvocati Sebastiano Ricupero, Luigi Latino e Marco Mancuso.
La Guardia di finanza aveva esaminato le spese sostenute dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico, dal 2005 al 2012. Secondo l’accusa i contratti di pubblicità «venivano conclusi attraverso licitazioni private a favore di società riconducibili a parenti e/o coniugi di funzionari dell’Inda». Secondo le Fiamme Gialle, dal 2009 al 2012, sarebbero stati affidati lavori relativi alla pubblicità per circa euro 500 mila euro, poi risultati fittizi, a una società i cui componenti erano in stretti rapporti di parentela con il responsabile operativo dell’Inda. Nell’inchiesta era anche finito, l’ex sovrintendente Fernando Balestra, deceduto nel 2016.