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Siccità, si celebrano i “funerali” del Lago di Pergusa. E un video del 1962 ricorda quanto era bello

Orai ridotto a una Pozzanghera, è uno dei pochi invasi naturali rimasti in Sicilia

Di Redazione |

Il lago di Pergusa oggi è una poco più di una pozzanghera. Uno dei pochi laghi naturali rimasti in Sicilia è quasi scomparso a causa ella siccità che investe da mesi l’Isola. Il tutto nell’indifferenza delle istituzioni, soprattutto al Regione siciliana.

Oggi addirittura verranno celebrati i funerali del lago di Pergusa: È la provocazione lanciati da Pd e Giovani democratici di Enna che hanno tappezzato la città di manifesti funebri in memoria del lago di Pergusa. «E’ venuto a mancare – si legge nei manifesti – all’affetto dei suoi cari il Lago di Pergusa. La sua straordinaria bellezza ha alimentato la fantasia di scrittori con Claudiano, Ovidio, Cicerone, Livio e Didoro Siculo e il poeta inglese John Milton. Ne danno il triste annuncio i circoli dei Giovani democratici e del Partito democratico di Enna. Le esequie avranno luogo il 30 giugno alle 18 all’autodromo di Pergusa».La campagna è stata lanciata per invitare i cittadini ennesi alla odierna raccolta di firme davanti l’ingresso dell’autodromo.

Un video del 1962 in occasione del Gran Premio del Mediterraneo che racconta Pergusa, il suo lago, oggi ridotto a poco più che una pozzanghera, e l’allora giovanissimo autodromo. Lo hanno scovato da un rigattiere di Enna, due registi, Antonella Barbera e Fabio Leone. «Abbiamo comprato alcune cose e tra questi c’era questo pezzo di pellicola – dice Fabio- Con grande stupore abbiamo visto che si tratta di un documento storico che racconta di Pergusa».

Sono gli inizi degli anni ’60, nel video scorrono immagini del Gran Premio con centinaia di persone assiepate sulla tribuna e nella conca pergusina. A fare da sfondo il lago, rigoglioso e pieno d’acqua. Un documento che i due registi, dopo averlo digitalizzato, hanno condiviso sui social per denunciare lo stato in cui oggi il lago si trova.

Pergusa oggi è attraversabile a piedi se non fosse per pochi centimetri d’acqua. Lì dove è nato il mito di Proserpina-Core oggi si si è consumato uno dei più grandi disastri ambientali della Sicilia, la sparizione di un lago naturale, unico per il suo ecosistema.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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