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Si sente male durante una festa e muore a 18 anni dopo corsa in ospedale: aperta un’inchiesta

Chiara La Spina è stata accompagnata dal padre in primo tempo alla guardia medica di Mascali. I familiari denunciano un presunto caso di malasanità

Di Angelo Vecchio Ruggeri |

Un paese, Fiumefreddo, incredulo che da tre giorni si domanda perché?  Morire a 18 anni è inaccettabile e una famiglia si domanderà sempre perché la medicina non è riuscita a salvare la vita al proprio congiunto. Per cause ancora da accertare, martedì sera la giovane Chiara La Spina, che stava festeggiando un’amica a casa, dice al padre che vuole rientrare perché non sta bene. La ragazza, sempre sotto la “scorta” del genitore, viene accompagnata alla Guardia medica di Mascali e il padre informa i sanitari e anche il personale del 118 che sua figlia soffre di una crisi respiratoria addebitabile, a suo dire, a patologie allergiche.

Ma i sanitari fanno spallucce, asserendo che per loro si tratta di disturbi psicosomatici e prescrivono una dose di tranquillante, Valium, invece che somministrarle farmaci a base di cortisone. Per loro si tratta di attacchi di panico, ma alla ragazza l’uso dell’ansiolitico risulta fatale. Inutile anche il tentativo di trasferire la giovane con l’ambulanza all’ospedale di Acireale. 

Nel pomeriggio di ieri dovevano tenersi i funerali a Fiumefreddo, ma il ricorso della famiglia alla Procura di Catania, tramite i carabinieri di Fiumefreddo, ha bloccato tutto, facendo decidere al giudice di eseguire l’esame necroscopico.  Immediatamente hanno affidato l’incarico all’avvocato Claudio Fiume, investendo del caso il dottore Pietro Piccirillo, che sarà chiamato, quale medico legale, ad assistere la famiglia nell’autopsia. I funerali si svolgeranno dopo che la Procura riconsegnerà la salma alla famiglia.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA