Catania – Due grossi buchi, uno sul collo e l’altro sulla tempia destra. E poi graffi di ogni tipo e il viso rigato da una lunga spaccatura. Queste sono le condizioni in cui è stata trovata la statua della Madonna nel cuore della piazzetta di via dell’Idria. Una scoperta sconcertante che lascia sbigottiti i fedeli che ogni mattina, passando dalla zona tra la chiesa di San Nicola e l’istituto superiore “Spedalieri”, la salutano con una preghiera. «Si tratta di un atto vandalico che non trova giustificazione – afferma il presidente del comitato cittadino “San Nicola”, Tony D’Antony – i boy scout, venuti qui a fare del volontariato, non potevano credere ai loro occhi e ci hanno immediatamente informato dell’accaduto.
Si tratta di una statua che non ha nessun valore materiale ma che per tutto il rione rappresenta un simbolo di speranza e di amore. Molti residenti, soprattutto anziani, si sono messi a piangere davanti a uno “spettacolo” tanto orribile»”. Dalle prime ricostruzioni, l’autore (o gli autori) del gesto hanno usato un lungo punteruolo in ferro fatto passare tra un asse di legno e l’altro della piccola casetta che “protegge” la statua dalle intemperie. Intatte la vetrata frontale, la serratura e la targa con la richiesta di salvezza per l’umanità.
All’appello, però, manca l’aureola dorata fatta di rame posta sopra la testa della Madonna.«Non crediamo che la causa di tutto questo sia dovuto a un furto – spiega Giuseppe Catalano, tra i primi ad accorgersi del raid teppistico – perché si tratterebbe di un bottino dal valore irrisorio. Dopo a quello che è successo all’immagine di Sant’Agata il mese scorso, il gesto vile di oggi è un segnale che le istituzioni non devono prendere sotto gamba: si tratta di un atto di sfregio verso un simbolo religioso voluto da tutto il quartiere. Rassegnarci? Assolutamente no. Manderemo la statua a un artigiano specializzato che provvederà a riparare il danno».
Realizzata a luglio di 5 anni fa, la piazza di via dell’Idria sorge su un vecchio terreno abbandonato e trasformato in discarica. La costruzione del piccolo santuario fu salutato con la solenne messa celebrata da padre Romeo, parroco della chiesa dell’Immacolata Concezione dei Minoritelli. Adesso il sito ospita perfino una piccola bambinopoli. Tutto rose e fiori allora? Purtroppo no. A dicembre del 2015 ignoti hanno distrutto alcune panchine della piazza. Arredi urbani subito ricostruiti dagli stessi residenti e dal comitato “San Nicola” che si sono autotassati per acquistare i materiali. Nessuno, però, si sarebbe mai aspettato che la statua della Madonna avrebbe potuto subire il medesimo trattamento delle panchine.
Damiano Scala