Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato con 116 voti (su una maggioranza di 104). Sessantacinque le schede bianche mentre due voti sono andati a Liliana Segre, che presiede l’Aula, e altrettanti per Calderoli. Ma la sua elezione presenta subito lo scontro nella maggioranza che spacca il voto e agita anche l'opposizione dove qualcuno non ha votato scheda bianca.
Al termine della chiama dell’Aula di Palazzo Madama, infatti, Forza Italia risulta assente alle votazioni per l'elezione del presidente del Senato. Per gli azzurri hanno votato solamente Berlusconi e Casellati. La presidente Liliana Segre ha ripetuto per due volte l’invito agli assenti a votare e ha dunque chiuso le votazioni.
Ignazio La Russa è stato quindi eletto presidente del Senato anche con voti provenienti fuori dal perimetro del centrodestra. Lo si evince dai numeri dei gruppi dell’Assemblea di Palazzo Madama.
Fdi ha 66 senatori, la Lega 29, Fi 18 e Noi Moderati 2, per complessivi 116 voti, quelli ottenuti da La Russa. Tuttavia dei 18 senatori di Fi sono 2 sono entrati nella cabina per votare (Berlusconi e Casellati). Mancano all’appello almeno 16 voti che portano a 100 il perimetro di voti su cui sulla carta poteva contare il neo presidente, senza avere la maggioranza necessaria per essere eletto. Questi 16 voti sono quindi giunti da altri gruppi (Pd, M5s, Azione, Avs, Svp, Maie) o dall’indipendente Dafne Musolino o dai senatori a vita.
Momenti di tensione tra il leader di Fi Silvio Berlusconi e Ignazio La Russa in Aula al Senato, da quanto si può vedere da un video del Tg1 e di Sky, l’esponente di Fdi si è avvicinato al Cav che era seduto sui banchi del suo partito e, dopo un breve scambio, l’ex premier sbatte i pugni sul banco e lo manda a quel paese con un "vaffa".
In una nota successiva di Berlusconi si legge: «Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese».
Ignazio La Russa ha assunto la presidenza del Senato salendo sul più alto scranno di Palazzo Madama. L’esponente di FdI ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre. Applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa. Applausi più tiepidi anche dai banchi dell’opposizione.
Nel suo discorso in Aula da neopresidente, La Russa ha citato la Segre. «Il mio ringraziamento e pensiero deferente va, naturalmente a Mattarella che io ho conosciuto e apprezzato sin da prima che diventasse presidente. La sua intelligenza e capacità politica è ancora oggi manifesta nell’altissimo ruolo che ricopre. Ho anche apprezzato il presidente emerito Napolitano». Ma soprattutto il "ringraziamento va «alla presidente morale oggi di questa Assemblea: la senatrice Segre e non c'è una sola parola che lei abbia detto che non meriti il mio applauso».
«Non ci crederete ma non l’ho preparato minimamente un discorso ma certamente prima dei ringraziamenti, che sono abituali e sentiti, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votano e quelli che si sono astenuti e se mi consentite quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra».