la tragedia
Sei morti a Custonaci per l’incidente shock: sull’asfalto non ci sono segni di frenata
La Procura ha disposto l'autopsia sulle due persone alla guida dell'Alfa e del Doblò. La causa l'alta velocità
Che cosa è accaduto lungo quel rettilineo della strada provinciale che collega San Vito lo Capo a Custonaci teatro del terribili incidente costato la vita a sei persone e con una settima in condizioni disperate all’ospedale di Trapani?
La dinamica non è ancora chiara ma dai primi rilievi appare chiaro che sarebbe stata fatale l’alta velocità di una delle due auto poi finita per invadere la corsia opposta scontrandosi con l’altra auto.
A bordo dell’Alfa 159 e del Doblò, che percorrevano un rettilineo sulla strada provinciale 16, è stata una ecatombe. Sull’asfalto non ci sarebbero segni di frenata. La Procura ha disposto l’autopsia sulle due persone che erano alla guida delle auto, Vincenzo Cipponeri di 44 anni che guidava l’Alfa e Matteo Cataldo, il 70enne che era al volante del Doblò. Serve a capire se c’è stato un malore o se le cause siano da addebitare ad altre questioni. Non si può nemmeno escludere il guasto meccanico.
Nell’impatto sono morte sei persone: 4 uomini e due donne mentre una settima è ricoverata in condizioni disperate nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. La sopravvissuta è Maria Pia Giambona, 34 anni. Era a bordo dell’Alfa 156 con Vincenzo Cipponeri, 44 anni, che è morto sul colpo. Sul Fiat Doblò c’erano cinque persone, di Carini e appartenenti a due nuclei familiari, tutte morte: Matteo Cataldo, di 70 anni, la moglie, Maria Grazia Ficarra, di 67 anni, il figlio Danilo Cataldo, di 44 anni, e di un’altra coppia, Matteo Schiera, di 72 anni, e la moglie Anna Rosa Romancino, di 69 anni, cugini dei Cataldo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA