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LO SCANDALO

SeeSicily, così sono stati usati i soldi non spesi in pernottamenti: non solo spot ai soliti noti, nella lista c’è anche Ambelia

Dai big nazionali dei media agli eventi più cari al governo regionale, ecco come la Regione siciliana ha speso 28,8 milioni di comunicazione

Di Mario Barresi |

La “lista della spesa” era già in parte nota. Svariati milioni di euro investiti dall’assessorato regionale al Turismo in comunicazione. Come già raccontato da La Sicilia a margine dell’inchiesta sul caso Cannes, i destinatari sono soprattutto i big nazionali di televisioni e carta stampata, ma anche i media regionali prendono la loro fetta. Ma nel malloppo di carte acquisite su “SeeSicily” emergono altre destinazioni d’uso. Come ad esempio le manifestazioni equestri nella tenuta regionale di Ambelia, molto cara al ministro Nello Musumeci, oppure, giusto per fare un altro esempio, per la “Settimana internazionale della Musica sacra” di Monreale, centro del Palermitano a cui è legato Marco Intravaia, all’epoca segretario particolare dell’ex governatore e oggi deputato regionale di FdI.

La rimodulazione

Ma gli esempi sono tanti. Grazie alla rimodulazione dei 75 milioni di “SeeSicily”, la voce «comunicazione e monitoraggio» cresce a dismisura. Passando da un’iniziale dotazione di 4,8 milioni all’ultimo “switch” della giunta regionale, che nel marzo 2022 porta il plafond a 23,8 milioni. Dentro c’è un po’ di tutto. Dai 756mila euro a Publitalia ‘80 (concessionaria delle reti Mediaset) per una campagna pubblicitaria di appena un mese e mezzo, dal 14 giugno al 30 luglio 2022, più altri 732mila per spot in onda dal 27 novembre al 12 dicembre dello stesso anno, ai 731mila euro a Rai Pubblicità per promozionare il Natale in Sicilia. E per far danzare il brand Sicilia nel programma di Milly Carlucci “Ballando con le stelle” sono stati pagati a RaiCom: 414.800 euro per gli spot d’autunno. Anche il gruppo Cairo fa la parte del leone: 181mila euro per promuovere SeeSicily su La7, più altri 175mila per spazi sul Corriere della Sera. E pure l’editoria locale ha il suo spazio: quasi nessuno – fra giornali, siti, radio e tv – è escluso dalla lista dei finanziamenti. Nemmeno la Dse, concessionaria di pubblicità di questo giornale: 51mila per le pagine di promozione del Natale 2022.

L’elenco

L’elenco (comprendente una pletora di società di servizio e consulenza varie) presenta molte sorprese, ci riserviamo di spulciarlo con più attenzione. Anche perché dietro alcune imprese, siciliane e nazionali, si nascondono tante curiosità da raccontare.

Ma il punto è un altro. Questi sono soldi destinati ad altri scopi. «L’operazione “SeeSicily” – commenta il deputato regionale del M5S, Luigi Sunseri – è stata un flop. I numeri sui soggiorni sono impietosi. Il governo ha piegato la misura alle sue esigenze politiche, attuando una rimodulazione sproporzionata a vantaggio della comunicazione che non ha prodotto l’aumento né di turisti né di utilizzo di voucher per i soggiorni. La comunicazione è solo servita ad accreditare Musumeci e Messina presso i big player della comunicazione, ad affidare finanziamenti con procedure spesso ingiustificate e a finanziare eventi dalla dubbia capacità di potenziamento dei flussi turistici».

Luigi Sunseri (M5s)

Le procedure

Eppure, al di là delle legittime critiche politiche, c’è un ulteriore aspetto: la regolarità delle procedure. Un potenziale punto di debolezza che fa capolino anche dall’attività di Audit interno dell’assessorato al Turismo. «È mancato, del tutto, un piano della comunicazione: la Regione è andata a tentoni. Questo atteggiamento ha favorito valutazioni di natura non tecnica ma legate ad altri fattori», attacca Sunseri. Nell’Audit sulle spese per promozioni varie, inoltre, l’assessorato sarebbe stato bacchettato per le procedure di affidamento diretto, scaturite da richieste di pianificazione pubblicitaria inviate ai grossi gruppi editoriali, «senza l’indicazione del budget previsionale/importo a base di gara e senza la definizione del contenuto della richiesta».

Gli eventi

E poi gli eventi. Piccoli e grandi. Cosa non si fa in nome del rilancio del turismo siciliano in ginocchio dopo il Covid? Tutto è possibile, anche grazie al piano finanziario del progetto “Promozione del programma See Sicily anche attraverso i grandi eventi a titolarità della Regione Siciliana”. Con questi soldi – 2,8 milioni “prenotati” dal bilancio -si finanziano BellininFest, Sicilia Jazz Festival e Tourism Sport Festival. Ma i soldi, tramite altri provvedimenti di copertura finanziaria, finiscono anche altrove: per pubblicizzare Ambelia e la sua Coppa d’Assi , ma anche (con 200mila euro) per contribuire alla riuscita della “Settimana” di Monreale.

La Coppa D’Assi ad Ambela e sullo sfondo la pubblicità regionale

«Sembra quasi che l’assessorato al Turismo, forte dei fondi utilizzati in piena emergenza Covid, sia diventato il portafoglio del governo, utile a soddisfare gli amici del partito. Basta vedere il finanziamento ad alcuni eventi che, in altri tempi, con un’analisi costi benefici non avrebbero ottenuto nulla», commenta Sunseri.Che sta ancora studiando le carte raccolte. In un file che si apre con la spesa di 597, 80 euro per 70 magliette. Da lì in su, fino all’infinito. O quasi.

Twitter: @MarioBarresiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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