Cronaca
Scuola, si chiude il secondo anno in dad ma da settembre tutti in presenza
ROMA Il secondo anno scolastico dell’era Covid, anche questo, come il passato, in gran parte in dad, volge al termine. Terminano infatti domani le lezioni in sei regioni: nel Lazio, in Lombardia, Basilicata, Abruzzo, Sicilia e Valle d’Aosta. Sabato scorso si sono già concluse in Molise, Marche, Veneto, Emilia Romagna. E via via, con il passare dei giorni, suonerà l’ultima campanella il 9 giugno per gli studenti dell’Umbria e della Liguria, il giorno dopo in Provincia di Trento, l’11 per quelli del Piemonte e della Puglia, il 12 andranno in vacanza gli studenti sardi e calabresi. Gli ultimi, il 16 giugno saranno gli studenti della Provincia di Bolzano. Tra i più grandi, quasi 1 su 3 sarà costretto per il secondo anno consecutivo a concludere le lezioni distante dai propri compagni a causa di decisioni autonome prese da parte delle scuole per evitare assembramenti. Meno della metà degli alunni, poi, (44%) dice che avrà una foto di gruppo “ufficiale” con tutta la classe schierata.
E si pensa già al nuovo anno scolastico che sarà, finalmente e auspicabilmente, tutto in presenza. I presidi dovranno «rendere sicura la permanenza» a scuola dei bambini e dei ragazzi che sceglieranno di non vaccinarsi», ha ammonito oggi il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo. «Il vaccino è uno dei pilastri della lotta al virus – ha chiarito – ma per me nessuno mai deve essere discriminato: finché ci sono le leggi che permettono la non obbligatorietà, chi organizza l’attività scolastica deve mettere in campo tutto quello che è possibile» per garantire a «coloro i quali, per scelta personale o dei propri genitori, abbiano pensato legittimamente di non vaccinarsi, di rendere sicura la loro permanenza negli istituti scolastici».
E c’è il nodo cattedre vacanti: sono oltre 112 mila secondo i calcoli della Cisl Scuola. Intanto l’anno scolastico che si sta concludendo è “da dimenticare” per molti studenti, soprattutto per i più grandi, costretti per mesi alla didattica a distanza, ma anche i più piccoli, in alcuni territori come la Campania, sono stati per molti mesi in dad. I più delusi sono i maturandi: i due terzi parlano di un anno di scuola rovinato a causa dello lo stop alla gita, in cima ai rimpianti per il 45% dei maturandi, all’assenza dei mesi finali di lezione e ripasso vissuti assieme assieme ai compagni (22%), all’addio alla preparazione collettiva dell’esame (11%), ai cento giorni (10%), e alla festa di maturità (9%). E già oggi sono iniziati gli esami di terza media nei territori in cui la scuola è terminata sabato. Sono esami che quest’anno, a differenza dello scorso, si svolgono in presenza e partono dalla discussione di un elaborato su una tematica che è stata assegnata a ciascun alunno dal Consiglio di classe entro il 7 maggio. L’elaborato consiste in un prodotto originale, che può essere realizzato sotto forma di testo scritto, presentazione multimediale, filmato, produzione artistica o tecnico-pratica. Nel corso della prova orale vengono accertati i livelli di padronanza della lingua italiana, delle competenze logico matematiche, delle competenze nelle lingue straniere e delle competenze in Educazione Civica. La valutazione finale viene espressa con votazione in decimi. Sarà possibile ottenere la lode. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA