Scicli, la Regione ci ripensa e bloccal’ok alla discarica

Di Redazione / 04 Maggio 2016

SCICLI – Stop all’impianto di rifiuti pericolosi in contrada Cuturi, a Scicli, in provincia di Ragusa. Firmato un decreto di sospensione propedeutico alla revoca dell’Aia. Lo rende noto il deputato regionale Nello Dipasquale. “L’assessore all’Ambiente, Maurizio Croce, ha emesso, con proprio decreto – spiega il parlamentare -, ha sospeso il giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto di ampliamento dell’attività di gestione della piattaforma di trattamento e recupero di rifiuti e non, sito in contrada Cuturi nel Comune di Scicli, proposto dalla ditta A.Ci.F. servizi srl”. “Si tratta dell’atto propedeutico – aggiunge – per arrivare alla revoca in autotutela dall’autorizzazione. In pratica questa sospensione blocca i termini in modo da non far diventare esecutivo il decreto che autorizzava l’impianto. Non senza soddisfazione, sottolineo che questo nuovo decreto scaturisce, come si evince dall’atto stesso, anche dai rilievi che il sottoscritto ha presentato lo scorso 16 aprile chiedendo la revoca in autotutela dell’Aia”, conclude Dipasquale.

LA VICENDA

Di Franca Antoci

Una battaglia ambientale che avvicina la città alla politica. E’ il risveglio della comunità sciclitana che riscopre la voglia di difendere il territorio. E’ la lotta per bloccare l’ampliamento dell’impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi dell’Acif in contrada Cuturi. L’ampliamento. Appunto. Perché quell’impianto che nessuno sembra avere mai visto né autorizzato, esiste dal 2005. L’autorizzazione arriva dalla Provincia regionale di Ragusa sotto la presidenza di Franco Antoci. Sindaco di Scicli è Bartolomeo Falla. Che non si oppone.

Negli anni l’Acif collabora intensamente con gli enti pubblici della provincia nella bonifica delle discariche abusive. Che sono tante. Nel 2014, sindaco di Scicli è Franco Susino, vicesindaco Pino Savarino e assessore comunale all’Ambiente Giampiero Schillaci. L’Acif presenta un progetto di ampliamento codici Cer dell’impianto che ha già ottenuto 2 milioni di euro di finanziamento dal ministero delle Attività produttive. Susino esprime un parere negativo con prescrizione. Cioè vincola il via libera ad alcune modifiche nel progetto che riguardano l’aumento dei quantitativi dei rifiuti da trattare e inserisce quelli pericolosi.

L’impresa esegue le modifiche e ripresenta il progetto. Che il 25 luglio del 2015 ottiene il placet automatico e dovuto dell’Ufficio tecnico comunale, il 3 marzo scorso quello della Regione siciliana di cui prendono atto i commissari straordinari del Comune. Ed ecco all’improvviso che il soffio del vento della protesta travolge la memoria. La politica ritorna e iI paese si mobilita. «Ma chi l’ha messo quell’impianto in contrada Cuturi? » Qualcuno non sa, altri non ricordano. E’ il momento dell’esercito dei “nessuno”. Che non solo non sanno nulla dell’impianto di trattamento di rifiuti pericolosi in contrada Cuturi, ma pretendono che sparisca.

E subito. L’Acif spiega le sue ragioni e mostra un elenco di certificazioni e autorizzazioni. La difesa ambientale è un tasto sensibile. Oggi Bartolomeo Falla, sindaco di Scicli dal 1998 al 2008, sottolinea la pericolosità dell’impianto, Claudio Conti afferma che Legambiente presenterà ricorso al Tar contro l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale). Giuseppe Aprile del movimento StartScicli, rimarca che «ogni politico ha le sue responsabilità in questa vicenda, ed è importante che si combatta uniti per questa causa». E venerdì tutti in piazza. Per dimenticare oggi quello che è stato fatto ieri e continuerà domani.

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Tag: autorizzazione sospesa discarica rifiuti pericolosi scicli