PALERMO – Il deficit depurativo non è una novità in Sicilia e la fotografia scattata da Goletta Verde ne mostra in pieno le criticità: lungo le coste siciliane i tecnici di Legambiente hanno monitorato venticinque punti e ben diciassette di questi presentavano cariche batteriche elevate. Nel mirino ci sono sempre canali, foci di fiumi e torrenti che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati.
È questo il bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste siciliane dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente. Il rapporto è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Palermo da Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia e Serena Carpentieri, responsabile Campagne di Legambiente, alla presenza di Marco Scurti, Sindacato Medici Italiani e rappresentante Assimefac e del Capitano di fregata Fabio Citrolo della Direziona marittima di Palermo.
«Anche quest’anno registriamo dati tutt’altro che positivi lungo le coste siciliane – spiega Serena Carpentieri -. Anche se il nostro monitoraggio non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali è nostro dovere evidenziare per l’ennesima volta le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi di questa regione. A pagare al solito sono i cittadini, perché questi ritardi nell’attuazione della direttiva comunitaria hanno portato già a multe salatissime».