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IL DIBATTIMENTO

Scandalo Riscossione Sicilia, a Catania 14 imputati per gli accessi abusivi al sistema

Il processo scaturito dall'operazione Gancio: il reato contestato è quello di corruzione

Di Redazione |

Procede a ritmi davvero lenti il dibattimento del processo sullo scandalo giudiziario a Riscossione Sicilia che fu scoperchiato nel 2019 nell’ambito dell’operazione Gancio. Al centro delle accuse mosse dalla procura «l’esecuzione di numerosi accessi abusivi» effettuati da diversi “addetti” (poi rinviati a giudizio) «al sistema informatico di Riscossione Sicilia al fine di fornire» all’avvocato Sergio Rizzo «informazioni privilegiate e di rilievo per la difesa di clienti dello studio legale del figlio Daniele». Il reato contestato a vario titolo è infatti corruzione.

Nel corso dell’udienza che si è celebrata ieri davanti al collegio della seconda sezione penale del Tribunale di Catania sono state depositate dai consulenti nominati le trascrizioni delle diverse intercettazioni svolte nel corso delle indagini. Poi è stato esaminato uno dei testi della procura, in particolare il direttore di Riscossione che ha evidenziato come la consegna di diversa documentazione fosse avvenuta senza che vi fosse traccia di una formale richiesta. La prassi invece era quella di far seguito alle istanze di rilascio di atti dopo la presentazione di una formale istanza da parte del richiedente le informazioni.

Gli imputati sono: Sergio Rizzo, difeso dagli avvocati Antonio Garozzo e Sergio Ziccone, Settimo Daniele Rizzo, assistito dall’avvocato Franco Passanisi, Francesco Avola, difeso da Luigi Latino, Donata Finocchiaro, difeso dall’avvocato Antonino Grippaldi, Claudio Bizzini, difeso da Salvatore Ganci, Rosario Malizia, difeso dall’avvocato Giuseppe Valentino, Giovanni Musumeci, difeso dall’avvocato Ornella Valenti, Matilde Giordanella, difeso da Luigi Cuscunà e Luciano Calamunci, difeso dall’avvocato Isabella Giuffrida, Fernanda Pirrotti, Diego Albanese, Antonio Liberto Porracciolo, difeso dall’avvocato Giovanni Ioppolo, Santo Licandri, difeso dall’avvocato Maurizio Prezzavento, Marco Passalacqua, difeso dall’avvocato Simone Marchese.

Il processo è stato rinviato al prossimo 25 marzo per sentire altri testi citati dalla procura.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA