Cinque sbarchi in dodici ore a Lampedusa, dalla mezzanotte alle 13 di oggi, con 242 approdate nelle Pelagie. I primi 125 i migranti sbarcati a Lampedusa, da mezzanotte in poi quando i due barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi dalle motovedette Cp 324 e 205 della Guardia costiera. Nella serata di ieri, a molo Favarolo, ne erano giunti altri 56 sedicenti bengalesi, egiziani, siriani, pakistani e sudanesi, partiti da Sabratha in Libia pagando dai 3mila ai 5mila dollari.
Nel dettaglio: alle 2,30 sono sbarcati in 79 (12 donne e 16 minori) che hanno detto di essere originari di Egitto, Marocco, Yemen, Tunisia e Siria. Il gruppo ha riferito d’essere salpato da Sidi Mansour, in Tunisia, pagando da mille a 3mila euro. Poco dopo sono giunti in 46 (7 donne) originari di Costa d’Avorio, Burkina Faso, Guinea, Sierra Leone e Mali, riferendo di essere salpati all’alba da Sfax in Tunisia, pagando 2mila dinari tunisini. I complessivi 181 migranti sono stati portati nell’hotspot in contrada Imbriacola dove, all’alba, c’erano 203 ospiti. Di questi, 82 sono stati imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle.
Altri 117 migranti sono sbarcati a Lampedusa con tre i barchini soccorsi, nelle acque antistanti all’isola, dalle motovedette Guardia di finanza. Su uno dei tre barchini soccorsi c’erano 55 (3 donne) sedicenti indiani, eritrei, siriani, egiziani e pachistani, partiti a loro dire da Zwara in Libia pagando 12mila dinari libici. Quarantadue (1 donna) i migranti, originari di Congo, Burkina Faso e Guinea, che erano su una barca di metallo di 7 metri salpata da Sfax in Tunisia. Sull’ultimo, il quinto a partire da mezzanotte, barchino soccorso c’erano invece 20 (2 donne e 4 minori accompagnati) tunisini partiti da Sfax. Anche loro, dopo un primo triage sanitario a molo Favarolo, sono stati portati nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola.
Anche a Pozzallo sono giunti in 159 salvati al largo delle coste iblee. I naufraghi si trovavano su un barchino e sono stati soccorsi da due motovedette della Guardia costiera a circa 150 miglia marine dalle coste siciliane. Tra i migranti anche una cinquantina di minori, tra cui un bimbo tetraplegico di 13 anni. Per un bimbo di un anno e mezzo è stato disposto il trasferimento all’ospedale Maggiore-Baglieri di Modica per accertamenti per una sospetta infezione cutanea.