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Sbanda, si schianta e muore: ennesima tragedia su Catania-Gela

Sbanda, si schianta e muore: ennesima tragedia su Catania-Gela

Antonio Nigro, 60 anni, imprenditore commerciale presso mercati ortofrutticoli, coniugato, con figli, residente a Ramacca, ha perso il controllo della sua Porsche Cayenne

Di Lucio Gambera |

MINEO – Un guasto meccanico, un errore di guida o un malore fulminante: ruota attorno a queste ipotesi l’attività di indagine dei carabinieri che hanno accertato in un incidente stradale, lo scorso mercoledì sera, l’immediato decesso di Antonio Nigro, 60 anni, imprenditore commerciale presso mercati ortofrutticoli, coniugato, con figli, residente a Ramacca. Secondo le prime ipotesi dei militari della Compagnia di Palagonia, che hanno eseguito i rilievi stradali con una pattuglia della stazione di Mineo, l’uomo avrebbe perso autonomamente il controllo del suo mezzo, una Porsche Cayenne, in un tratto della strada statale 417 Gela-Catania. Il veicolo si è poi schiantato con devastanti conseguenze per il conducente e unico occupante, che ha riportato, dopo un forte impatto ai margini di un terrapieno laterale, traumi in parti vitali del corpo.   Per Nigro non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti gli addetti al Seus 118 e un velivolo del servizio sanitario regionale, che hanno escluso, dopo diverse pratiche di rianimazione, il trasporto nel più vicino presidio ospedaliero. Il sinistro si è verificato nel territorio comunale di Mineo, nelle vicinanze del Villaggio della solidarietà (Cara) che ospita migranti e richiedenti asilo politico.   Agli uomini dell’Arma, che hanno ricevuto la segnalazione telefonica dell’accaduto, non è rimasto che coordinare alcune operazioni di viabilità. Gli interventi finali di rimozione dell’autovettura sono stati eseguiti da un operatore del soccorso stradale. Secondo i carabinieri, che hanno controllato le condizioni del manto stradale, sarebbe da escludere il concorso di terzi nell’incidente, la cui esatta dinamica è in avanzata fase di ricostruzione.   Le cause potrebbero essere imputate, pertanto, a un’imprevista anomalìa del mezzo o a un eccesso di velocità. Dovrebbe essere approfondita con altri supporti tecnici, invece, la tesi di un improvviso malessere fisico di Nigro, che non sarebbe poi riuscito a evitare il tragico scontro finale. Nonostante il cospicuo flusso di mezzi pesanti e macchine, che persiste pure nelle ore serali, il sinistro non ha imposto alcuna interruzione dei sensi di marcia o deviazioni del traffico, causando soltanto un parziale rallentamento in direzione del capoluogo etneo.   Indipendentemente dai fattori che hanno determinato l’incidente, comunque, l’accaduto ripropone perplessità e quesiti sui profili di sicurezza dell’arteria statale, che rappresenta il maggior “crocevia” per le comunità e gli utenti del Calatino-Sud Simeto.

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