Sanità, dall’Ars arriva il via libera alla nuova rete ospedaliera siciliana

Di Redazione / 29 Marzo 2017

PALERMO – «La commissione Sanità dell’Ars ha dato parere favorevole alla nuova Rete ospedaliera. È stato un lavoro lungo e complesso che adesso apre la stagione del profondo rinnovamento del sistema sanitario regionale sia nel suo assetto che per quel che riguarda le prospettive di completamento e rinnovamento delle professionalità». Ad annunciare l’ok alla nuova organizzazione della Sanità Siciliana, attesa da anni, è stato Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità dell’Ars dove questa sera è stato dato parere favorevole alla Rete ospedaliera regionale che dopo il via libera della commissione, il prossimo 4 aprile sarà discussa al Ministero della Salute.

 

«Il parere favorevole alla nuova Rete ospedaliera regionale – aggiunge Di Giacomo – è il frutto di un percorso faticoso che ha tenuto conto delle esigenze degli utenti, dei territori e degli operatori del settore sanitario. Ringrazio quanti, in commissione e in assessorato ad iniziare dall’assessore Baldo Gucciardi, hanno permesso questo straordinario lavoro di sintesi che segna l’inizio di una nuova pagina nella sanità siciliana».

 

Ma la strada per l’ok alla nuova mappa della sanità siciliana non è stata proprio in discesa ieri sera in commissione. In serata il M5S ha abbandonato la commissione per fare mancare il numero legale e non assecondare «il vergonoso blitz del governo che puntava a fare votare a scatola chiusa un documento importante e delicatissimo come quello della rete ospedaliera siciliana».

 
«Avevamo annunciato – ha spiegato il deputato Francesco Cappello, il quale sottolinea che al momento in cui il M5S aveva abbandonato i lavori mancava il numero legale – che non ci saremmo prestati a giochi sporchi, ma il nostro appello al presidente della commissione Salute è rimasto lettera morta. Governo e commissione hanno voluto realizzare un vero e proprio blitz, forzando la mano e senza alcun preavviso hanno preteso la votazione su una rete che rappresenta un vero e proprio castello di carta perché assolutamente priva di risorse economiche. È una rete non coordinata con la medicina del territorio che non realizzerà alcuna deospedalizzazione e che andrà inevitabilmente riordinata subito dopo questa esperienza di governo».

 

«È inammissibile – continua Capello – che si voglia continuare a fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini. Una valutazione seria e approfondita era quantomeno doverosa. Ma evidentemente l’intento era quello di nascondere le mille e una magagna che si nascondono tra le pieghe del documento per giocarsi i soliti roboanti annunci maledettamente vuoti in chiave clientelare. Ne sanno qualcosa medici e precari della sanità, che da anni ormai aspettano concorsi e stabilizzazioni annunciati a più riprese, ma mai arrivati».

 

SUL GIORNALE IN EDICOLA DEL 30 MARZO 2017 DUE PAGINE DEDICATE ALLA NUOVA RETE OSPEDALIERA CON LA MAPPA DEGLI OSPEDALI E DEI POSTI LETTO

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