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IL MESSAGGIO

Salvuccio Riina sui social omaggia il padre nell’anniversario della morte: «Vive sempre con noi». E giù decine di commenti

Il post, corredato con una foto incorniciata de capo dei capi, ha ottenuto anche centinaia di like

Di Redazione |

Salvuccio Riina, 47 anni, il terzogenito di quello che fu capo dei capi della mafia siciliana, Totò, con un post su Instagram e su Facebook omaggia il padre morto in carcere il 17 novembre 2017 con una foto incorniciata del mafioso corleonese con accanto un vaso con due rose rosse. Salvuccio Riina scrive facendo attenzione alle maiuscole: «Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in Noi e con Noi».

Il post ha finora ottenuto 431 like e decine di commenti del tipo «Un grande uomo con i veri valori della famiglia. Ognuno di noi combatte la propria guerra per la sua famiglia», «Grande uomo non ne nascono più come lui sicuramente», «Totò l’imbattibile e unico», «Credo che sia giusto che ogni figlio rispetti il proprio padre. Qualsiasi cosa bella o brutta che sia che abbia fatto, ma il papà rimane sempre il papà».

L’Antimafia

Non ci sta la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo. «Lo Stato – sottolinea – ha vinto, Riina ha perso. Un uomo che si è contraddistinto per ferocia e malvagità; ha seminato tanto di quel sangue che nessuna ‘nostalgià potrà mai cancellare. ‘Totò è stato battutò; e di lui non resta che il ricordo di un uomo in fuga,solo e braccato, che alla fine si è dovuto arrendere alla morsa degli inquirenti e delle forze dell’ordine che gli davano la caccia».

Salvuccio Riina che si è sposato lo scorso giugno con una donna spagnola, con festeggiamenti a Corleone, ha scontato una condanna a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, riciclaggio ed estorsione. Uscito dal carcere ha vissuto tra il Veneto e l’Abruzzo, ammesso al regime di affidamento ai servizi sociali, un percorso fatto con l’Associazione famiglie contro la droga, ha terminato gli studi e si è laureato. Nel 2023 è rientrato a Corleone.

Salvo Riina sui social si definisce scrittore dopo aver scritto il libro “Riina family life”, sulla storia della sua famiglia costretta a seguire la latitanza del padre, e a vivere di conseguenza, e tornata Corleone nel gennaio 1993 dopo l’arresto del boss latitante dal 1969.    Il fratello di Salvuccio, Giovanni, 48 anni, arrestato nel 1996 è all’ergastolo per mafia omicidi ed estorsione. 

Post e polemiche

Lo scorso Ferragosto un altro post di Riina jr sempre su Instagram sollevò polemiche perchè la didascalia della foto diceva: «Buon Ferragosto a tutti voi da via Scorsone 24, 90034, Corleone». La via Scorsone, dove storicamente risiede la famiglia Riina, dal 2018 è stata rinominata via Cesare Terranova in memoria del magistrato ucciso dalla mafia a Palermo insieme al suo collaboratore Lenin Mancuso. Dopo le polemiche, sollevate anche dal comune di Corleone, Riina modificò il post scrivendo «Buon Ferragosto da Corleone».

Carmine Mancuso, il figlio di Lenin, fondatore del coordinamento antimafia ed ex senatore, commentando il nuovo post di Riina jr dice: «È amaro constatare che, pochissimo tempo fa, dopo la non occasionale grave provocazione di Giuseppe Salvatore Riina per dileggiare la figura del giudice Cesare Terranova e del maresciallo Lenin Mancuso, avevo avvertito della gravità dell’episodio, avevo segnalato allo stesso ministro dell’Interno (senza alcuna cortese risposta) e alle istituzioni la ricostituzione in maniera rapida della struttura criminale di una nuova mafia. Era evidente che il rampollo Riina avesse dato l’eloquente segnale di avvio riproponendosi dato il suo pedigree a capo e quindi chiamando a raccolta i proseliti. Sui social vedo anche un disgustoso coro di consensi».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA