Salgono su un volo diretto a Catania ma il comandante: «Si va a Nantes»

Di Redazione / 08 Ottobre 2018

Problemi per passeggeri che volano con la compagnia aerea low cost Volotea. L’ultimo caso risale a ieri pomeriggio, “teatro” l’aeroporto “Valerio Catullo” di Verona. «Il nostro volo diretto a Catania era previsto in partenza alle 17,45 – racconta Marco Palmigiano, uno dei passeggeri -. Hanno chiamato l’imbarco in perfetto orario e le operazioni di controllo documenti e bagagli a mano sono proseguite abbastanza speditamente. Chi aveva valigie più grosse le aveva già imbarcate in stiva. Insomma, nel giro di mezz’ora circa eravamo tutti a bordo, con i bagagli sistemati nelle cappelliere e le cinture di sicurezza allacciate».

Tutto era dunque pronto per il decollo e i passeggeri pregustavano già la loro serata catanese. Ma quando hostess e steward avrebbero dovuto dare inizio, come di consueto, alle dimostrazioni sulle norme di sicurezza a bordo, «s’è acceso l’altoparlante e ha cominciato a parlare il comandante – continua Palmigiano -. Ci ha detto che si scusava per il disagio ma che quell’aereo non era più destinato a Catania ma in Francia, all’aeroporto di Nantes. Non potevamo credere a quanto avevamo appena sentito. Ma come, ci siamo detti, siamo già imbarcati, con i bagagli sistemati a bordo e in stiva, e l’aereo non va più a Catania? Il comandante ha ripreso il microfono, a modo suo per tranquillizzarci, e ha detto: “C’è già un aereo pronto sul piazzale nel quale vi imbarcherete a breve per raggiungere la vostra destinazione”. Morale della favola, ci hanno invitati a scendere e siamo stati nuovamente portati in aerostazione».

Tra i passeggeri, spiega sempre Marco Palmigiano, «c’erano molti anziani e tanti bambini, che, stanchi, hanno ripreso posto nelle sale d’attesa». L’altro aereo era davvero presente sul piazzale, ma, stando a sentire i passeggeri, non era ancora arrivato l’equipaggio. Circostanza che s’è verificata circa un’ora dopo, con le operazioni di imbarco che sono (ri)cominciate intorno alle 19 e il volo partito alle 19,20, con un’ora e trentacinque minuti circa di ritardo. «Ci hanno detto – conclude Palmigiano – che il nostro aereo, quello dal quale ci avevano fatto scendere, è ripartito per Nantes vuoto perché doveva imbarcare passeggeri per garantire un volo interno in Francia».

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