Sabato di sangue sulle strade siciliane, funestate da due gravi incidenti con un bilancio di quattro morti e tre bimbi in gravissime condizioni.
L’incidente più grave lungo la Palermo Sciacca dove marito e moglie di origine tunisina sono morti, mentre i loro tre bambini sono ricoverati in ospedale in condizioni disperate. La famiglia era partita da Ribera, nell’Agrigentino, per raggiungere il porto di Palermo dove la mamma e i figli dovevano imbarcarsi per la Tunisia. Ad attenderli al porto c’era la nonna. L’auto con la famiglia si è scontrata con la Toyota Raw di un palermitano, Riccardo Pardi, 53 anni, che stava per raggiungere la sua azienda di api a Partinico. Nel curvone tra Altofonte e Giacalone sulla statale Palermo Sciacca i due mezzi, per cause in corso di accertamento, si sono scontrate. L’impatto è stato violentissimo. Pardi è morto sul colpo. Così come Walid Moussa di 42 anni e la moglie Zina Koski Moussa, di 44 anni. L’auto su cui viaggiavano, una Mercedes, era irriconoscibile. I vigili del fuoco hanno dovuto usare la fiamma ossidrica per liberare i corpi delle due vittime e dei loro tre figli di 4, 6 e 8 anni. Nel tratto di strada sono arrivare diverse ambulanze, l’elisoccorso, squadre dei vigili del fuoco, carabinieri e gli operai dell’Anas.
«Era una famiglia perfettamente integrata», ha detto il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo. «Walid era un gran lavoratore e da anni era dipendente, insieme al fratello e a uno zio, di una cooperativa agricola che si occupa di confezionamento delle arance. La nostra comunità è costernata, e l’attenzione di tutti è adesso ai tre bambini piccoli, rimasti orfani», ha aggiunto.
Molto gravi le condizioni dei tre fratellini. Due di loro di 8 e 6 anni sono stati operati. Uno in Neurochirurgia per un grave trauma cranico e il secondo per ridurre una frattura. Anche il più piccolo di 4 anni è intubato e sedato, ma potrebbe essere risvegliato nelle prossime ore. La prognosi per tutti e tre, ricoverati in Rianimazione all’ospedale Di Cristina di Palermo, è riservata.
La quarta vittima è morta a Castelbuono in Sicilia, durante un raduno di moto sulle Madonie, nel palermitano. Si tratta di un ispettore capo della polizia municipale di Caltanissetta, Giovanni Calvagno, di 59 anni. A soccorrerlo è stato il figlio. In gruppo si stavano recando ad un raduno, quando Calvagno ha perso il controllo della sua Yamaha 900 nei pressi di un tornando finendo contro un palo.