«Lo sconto si applica solo a tariffe sopra i 50 euro e questo incentiva» le compagnie aeree «ad alzare la tariffa per essere esigibile».
Lo ha detto il direttore commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, all’ANSA, circa l’iniziativa della Regione Sicilia di offrire uno sconto del 50% ai residenti siciliani per far fronte al caro voli, suggerendo alcune modifiche.
«Rimuovere la soglia base dei 50 euro, permettendo a tutte le tariffe di essere scontate, non solo a quelle superiori ai 50 euro. Applicare una scontistica fissa e non percentuale per incentivare i passeggeri a trovare il biglietto più economico, e quindi avere un ritorno anche per la Regione perché significa pagare meno, ed infine estendere lo schema a tutti gli aeroporti nazionali, e non solo ai due aeroporti di Roma e Milano, in modo da non creare discriminazioni», ha spiegato McGuinness.
Contro il caro-voli servono misure efficaci per prevenire fenomeni speculativi e tutelare le tasche dei viaggiatori. Lo afferma Assoutenti, al termine del tavolo odierno tra Governo e operatori in tema di trasporto aereo. «Va bene la moral suasion avviata dal Governo e le indagini sulle tariffe aperte dall’Antitrust, ma dallo scorso anno denunciamo come le tariffe dei voli in alcuni periodi dell’anno, come le feste di Natale e i mesi estivi, raggiungano livelli astronomici e del tutto ingiustificati – spiega il presidente Furio Truzzi – Basti pensare che il prezzo di un biglietto per la Sicilia sale in un solo mese fino al +1.460%: per volare da Milano a Palermo bastano 15 euro se si parte a novembre, ma occorre spendere almeno 234 euro se si vola il 23 dicembre. Ciò nonostante il costo del carburante per gli aerei abbia subito una flessione fino al -45% nell’ultimo anno». “Per questo ribadiamo l’urgenza di misure davvero efficaci a tutela degli italiani che si spostano in aereo durante le festività: Governo e Autorità dei trasporti devono definire il perimetro del servizio universale di trasporto aereo, così come avvenuto per bus e treni, limitando il più possibile speculazioni e rialzi ingiustificati delle tariffe» – conclude Truzzi.