Matteo Messina Denaro, il superlatitante capo della mafia palermitana è stato in Veneto, nel 2014, e già lo aveva detto il pentito Emanuele Merenda. Quest’ultimo avrebbe raccontato ai magistrati che ad ospitare il superboss latitante sarebbe stato un palermitano, Vincenzo Centineo, da molto tempo residente a Salgareda (Treviso). Oggi, Il Gazzettino, torna sulla vicenda citando Salvatore Baiardo, l'uomo che all’inizio degli anni 90, gestì la latitanza dei fratelli Graviano, Giuseppe e Filippo, che non solo conferma la presenza in Veneto di Messina Denaro ma anche che questi, probabilmente attraverso prestanome, aveva un palazzo a Venezia dove si era rifugiato riuscendo pure ad ottenere un "pass" per frequentare il Casinò lagunare. Secondo Bairdo, oggi Messina Denaro, sarebbe gravemente ammalato e sarebbe pronto a farsi arrestare.