La Guardia di finanza ha sequestrato un’area di oltre 800 mq destinata allo stoccaggio abusivo di materiale di risulta, elettrodomestici usati ed eternit. L’area, individuata dai finanzieri di Noto, guidati dal capitano Mariagrazia Ponziano, si estende lungo il letto in secca di un torrente di via Cava Campana. All’interno oltre 200 tonnellate di rifiuti speciali: numerose le lastre di eternit spezzate in parte nascoste sottoterra e in parte dalla vegetazione, serbatoi, rifiuti di provenienza urbana, plastica, materiale ingombrante, legno e vetro.
I rifiuti risultano in buona parte bruciati, motivo per il quale, la loro presenza in stato di abbandono e da considerarsi ancora più nociva per la salute, come accertato dai funzionari dell’Arpa Sicilia (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) intervenuti sul posto. L'amianto, smaltito abusivamente è stato ritrovato in molti punti esfoliato, volatile e bruciato, non cautelato in alcun modo ed esposto agli agenti atmosferici, con conseguente grave rischio di dispersione, sia nel terreno sia nell’atmosfera.