In esecuzione del provvedimento restrittivo i carabinieri hanno arrestato Pasquale Bellia, di 55 anni, e Antonio Santonocito, di 33, e posto ai domiciliari Daniele Compagnini, di 31 anni, Gianluca Alaimo, di 22, e Cettina D’Agata, di 33. Le indagini sono iniziate nel luglio 2015 dopo la denuncia di un tabaccaio di Ispica. Secondo l’accusa la tecnica dei quattro indagati, tutti catanesi, era sempre la stessa: due di loro, alternandosi, si recavano in tabaccherie, ricevitorie e bar e, aspettando che ci fosse fila alla cassa, chiedevano di caricare la Postepay per 500-600 euro. Dopo averla ottenuta presentavano un bancomat per pagare, ma il sistema Sisal accetta versamenti soltanto in contanti.
Secondo la ricostruzione della Procura, a quel punto rassicurava l’esercente dicendogli che avrebbe preso i soldi dal più vicino bancomat, ma senza più tornare. A volte lasciavano a garanzia un documento falso o una fotocopia illeggibile. Dopo la ricarica la carta postepay veniva subito scaricata, col prelievo dei soldi. Le truffe sarebbero state consumate non soltanto nel Ragusano, ma anche in altre province della Sicilia. Il danno stimato dai carabinieri in decine di migliaia di euro. Le indagini dei carabinieri di Ragusa e di Vittoria proseguono per risalire anche a altre eventuali vittime che non hanno sporto ancora denuncia.