I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa, con i colleghi del Reggimento “Sicilia” e del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno svolto un servizio a largo raggio con particolare riferimento ai quartieri di Zia Lisa, del Villaggio S.Agata e di San Giovanni Galermo, finalizzato in particolare al contrasto dello spaccio di droga ed alla criminalità in genere. L’attività, realizzatasi anche sfruttando le conoscenze già acquisite dai militari nel corso della pregressa attività info investigativa, ha portato anche al rinvenimento di una cospicua quantità di sostanza stupefacente e di una pistola.
Hanno pertanto arrestato due catanesi, un 28enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, nonchè una 33enne per detenzione di arma clandestina. In particolare i militari, recatisi presso l’abitazione dell’uomo che già si trovava agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di via Ustica per reati in materia di droga, lo hanno informato della necessità di svolgere una perquisizione che, anche grazie al fiuto del cane antidroga “Zero”, ha loro consentito di trovare 100 grammi di cocaina ed altrettanti di marijuana, nonché un bilancino di precisione ed il materiale per il relativo confezionamento delle singole dosi nascosti all’interno della colonna del lavabo del bagno, nonché la somma di 150 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Analoga perquisizione operata in viale Grimaldi nell’abitazione della donna ha portato al rinvenimento di una pistola a salve, modificata per l’utilizzo a fuoco di cal. 7,65 con 4 cartucce nel serbatoio che, abilmente, era stata occultata all’interno di un materasso. Entrambi gli arrestati sono stati poi posti agli arresti domiciliari, in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.
Ma l’ispezione è stata estesa anche nell’area antistante la via San Jacopo, attività questa che ha consentito il rinvenimento di ben 3,100 chilogrammi di marijuana, di cui una parte già suddivisa in 310 dosi già pronte per lo smercio al dettaglio, 7 bilancini di precisione, oltre all’immancabile materiale per il confezionamento, che erano stati nascosti all’interno di una struttura metallica adibita a stalla e sotto un cespuglio.