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«Quella nomina è illegittima» e il Tribunale ordina alla Regione di rifare la precedura

Al vertice del dipartimento regionale dell’Istruzione era stato indicato un dirigente di terza fascia. Uno degli esclusi ha fatto ricorso

Di Redazione |

Il tribunale del lavoro ha dichiarato illegittimo l’incarico conferito dalla Regione Siciliana ad Antonio Valenti nominato dirigente generale del dipartimento regionale dell’Istruzione dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale.

Il giudice ha stabilito che questo genere di incarichi possono essere conferiti solo ai dirigenti di prima e seconda fascia e non terza come Valenti. Il ricorso contro la nomina era stato presentato da Cono Antonio Catrini, difeso dall’avvocato Calogero Marino, che contestava l’incarico in questione, affermando di essere uno dei pochissimi dirigenti di seconda fascia in organico presso l’amministrazione regionale e rilevando l’illegittimità dell’attribuzione di una posizione apicale di dirigenza generale a un soggetto con qualifica di dirigente di terza fascia.

"Il conferimento – ha spiegato l’avvocato Marino – non era motivato e aveva ignorato le professionalità di qualifica superiore presenti proprio all’interno dell’amministrazione regionale. La Presidenza della regione era assistita dall’Avvocatura di Stato. La Regione è stata condannata a ripetere la procedura per l’affidamento dell’incarico, con la precisazione che la nuova valutazione comparativa dovrà esclusivamente riguardare gli aspiranti appartenenti almeno alla seconda fascia dirigenziale.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA