Quaranta ex lavoratori della Keller hanno occupato questa mattina alle 7 alcuni uffici della presidenza della Regione Siciliana a Palermo. La protesta scaturisce dal fatto che, da circa un mese, questi operai sono impegnati a seguire un corso formativo all’interno dell’Anas – con la quale la Regione ha stipulato una convenzione in tirocinio per il reinserimento al lavoro nelle attività di rafforzamento dei servizi di vigilanza e manutenzione autostradale – ma oggi si trovano negli uffici per attività conoscitive e propedeutiche. La protesta è rientrata nel momento in cui dall’ufficio gabinetto del presidente della Regione è stato fissato un incontro con Musumeci e con l’assessore regionale Marco Falcone per martedì prossimo affinché si possa trovare una soluzione.
«Abbiamo deciso di manifestare – dice Stefano Battaglia, operaio e rappresentante sindacale – perché le attività che stiamo svolgendo non sono conformi all’accordo tra Regione e Anas. Il parlamento siciliano ha votato una legge che prevede un impegno di 600 mila per tre anni che serve ad impiegarci nella manutenzione autostradale e nella vigilanza e nei fatti così non è. Rischiamo alla fine del primo anno di non poter essere reinseriti al lavoro perché non stiamo svolgendo l'attività per cui siamo stati coinvolti». Ma c'è di più. «La Regione – prosegue Battaglia – ci dovrebbe pagare 600 euro al mese, invece oggi scopriamo che non li prenderemo mai quei solidi, in quanto non riusciamo a raggiungere il monte-ore previsto dalle norme».
Nel frattempo, i 40 lavoratori, tutti di Palermo, stanno anche affrontando spese non indifferenti per gli spostamenti. Infatti, il tirocinio prevede l’impegno in tutte le province siciliane in cui è presente Anas. «Anche questo è un problema non di poco conto – spiega Battaglia – siamo sparsi in quasi tutte le province dell’Isola e dobbiamo affrontare costi quotidiani. Sul fronte delle risorse – conclude – non ci sono problemi di copertura finanziaria, c'è una questione di organizzazione del tirocinio che deve essere assolutamente rivista». Gli operai hanno deciso di restare fermi in sit-in davanti a Palazzo d’Orlèans.