Prodotti scaduti e dehors irregolare, sanzionato un bar-ristorante di Pedara

Di Redazione / 19 Luglio 2024

Prodotti risultati scaduti e posti sotto vuoto e congelati in una struttura non autorizzata e non conforme alla procedura di conservazione prevista dalla legge sono stati sequestrati dalla Polizia in un bar-ristorante di Pedara (Catania).

Gli agenti hanno inoltre comminato una sanzione amministrativa di cinquemila euro per un ampliamento irregolare di circa 50 metri quadrati dell’area di somministrazione al pubblico con la predisposizione su un’area esterna privata adiacente di un gazebo in legno con tredici tavolini e trenta sedie. Ulteriore verifiche sono state svolte con l’Asp Igiene pubblica e l’Asp Veterinaria.

Tra le altre violazioni riscontrate in fase di controllo è emersa la mancanza di attestati di formazione alimentarista per tutti i dipendenti, il manuale Haccp inadeguato ed il mancato aggiornamento delle schede di monitoraggio, circostanze che hanno comportato una sanzione di duemila euro.

Un’altra sanzione di mille euro è stata elevata per un inconveniente igienico sanitario e strutturale.

La replica dell’azienda

«In merito agli articoli apparsi il 19 luglio 2024 su alcuni siti e/o pagine dedicate ai fatti di cronaca locali, la direzione del Caffè Mazzella di Pedara», tramite il suo legale, fa pervenire le seguenti precisazioni sui controlli delle forze dell’ordine eseguiti nella loro attività commerciale «in data 12 giugno 2024».

«Ci teniamo a precisare che la nostra attività non ha mai avuto inflitti giorni di chiusura, sanzione che viene applicata ogni qual volta i locali controllati risultano realmente sprovvisti dei requisiti igienico sanitari di legge, o con prodotti alimentari non idonei al consumo», si legge.

E ancora: «Nella nostra attività, impegnata da più di un decennio nella produzione di pasticceria, gelateria, tavola calda, pizzeria, ristorante, a seguito dei predetti controlli (che si ribadisce essere controlli di normale amministrazione per tutte le attività che somministrano cibi e bevande) sono state rinvenute  due bistecche di manzo sottovuoto che riportavano la data del giorno prima come scadenza (ovvero dell’11 giugno 2024, ed i controlli sono avvenuti, come detto, alle ore 9:30 circa del mattino del 12 giugno 2024)». «Tale prodotto – continua la nota – non sarebbe stato destinato al consumo (poiché facente parte del menù serale di cui ogni pomeriggio viene sistemata ed organizzata la linea lavorativa organizzata dai nostri chef serali), ma era già stato posto in riserva per il ritiro da parte della stessa azienda produttrice, che, come noto, avviene nelle 24 ore successive alla scadenza stessa».

«Nient’altro è stato eccepito sulle centinaia di prodotti alimentari presenti in azienda, sia a breve che a lunga scadenza», aggiunge ulteriormente la direzione dell’attività commerciale. «In sede di controllo è stato accertato che un paio di dipendenti (stagionali) sono stati trovati sprovvisti degli attestati formazione alimentare essendo nel loro periodo di prova in quanto per lo più lavoratori stagionali e iniziati al corso di formazione, come risulta dalle scritture aziendali. Tutti i restanti addetti aziendali, sono risultati in regola ed in possesso di tutti i requisiti di legge (come giusto che sia)».

«Inoltre il personale amministrativo ha rinvenuto in cucina in prossimità dei forni dieci piastrelle di colore bianco lineate, danneggiate di sicuro a causa delle alte temperature costanti dei forni (240 gradi centigradi), che sono già state sostituite e rimosse nell’immediatezza dei controlli su oltre 300 mq. di attività, e, sempre in cucina, uno scolorimento della pittura bianca del tetto in prossimità della cappa di aspirazione dei fumi dei forni e delle friggitrici dovuta alla normale produzione di vapore degli stessi macchinari, anche questo ripristinato nell’immediatezza dei controlli, e fra le finestre una zanzariera da sistemare avente uno strappo. Ciò, come detto, per correttezza, poiché, quanto si parla di “carenze igienico-sanitarie” è legittimo far sapere ai propri clienti di cosa si stia parlando, proprio per non incorrere in mistificazioni e strumentalizzazioni».

In conclusione, «per ciò che concerne il presunto ampliamento non idoneo delle aree esterne (dehors o gazebo), si precisa che i tavoli sorgono sulle aree di regolare pertinenza del locale e sulle presunte irregolarità stiamo valutando se opporci nelle sedi opportune o se compiere eventuali adempimenti».

Il quotidiano La Sicilia precisa che l’articolo contiene informazioni fornite tramite comunicati stampa ufficiali delle forze dell’ordine e che non era indicato – peraltro – il nome dell’attività commerciale oggetto dei controlli.

Pubblicato da:
Luisa Santangelo
Tag: controlli pedara violazioni