Cronaca
Processo Montante, parti civili citano Viminale: «E’ responsabile civile»
Alcune parti civili nel processo, che vede tra gli imputati anche l’ex presidente degli industriali siciliani Antonello Montante, hanno citato il Ministero dell’Interno quale responsabile civile.
A citare il Viminale sono stati i giornalisti Gianpiero Casagni, Enzo Basso e Graziella Lombardo, ma anche l’imprenditore Pietro Di Vincenzo. In particolare, le parti civili chiedono la citazione del Viminale, per due degli imputati, Giuseppe D’Agata, ex capo della Dia e Salvatore Graceffa, poliziotto.
D’Agata è accusato di “avere fornito a Montante informazioni di natura riservata acquisite attraverso le attività d’ufficio condotte – anche quelle riguardanti attività d’indagine eseguite sul conto dello stesso Montante, affinché potesse poi parteciparle agli altri sodali ed ai soggetti a lui più strettamente collegati – nonché occupandosi, ai medesimi fini, di “bonificare” immobili abitualmente frequentati da Montante, ed anche svolgendo attività d’ufficio in maniera tale da soddisfare gli interessi personali degli altri sodali”, come si legge nel l’autorizzazione alla citazione di responsabilità civile.
E per quanto riguarda Salvatore Graceffa, “quale Vice Sovrintendente della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Palermo – reperendo, al fine di tutelare interessi privati di Montante, e degli altri sodali, attraverso accessi abusivi nella banca dati S.D.I. in uso alle forze di polizia, informazioni di natura riservata dietro richieste dello stesso Montante, veicolate, a Graceffa”. Il Tribunale ha, quindi ordinato in qualità di responsabile civile, il Ministero dell’Interno in persona del Ministro pro tempore. La prossima udienza del processo si terrà il 25 marzo alle 10.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA