Processo Borsellino, Totò Riina sta male e non potrà deporre
Processo Borsellino, Totò Riina sta male e non potrà deporre
Nuovo ricovero per il boss. Intanto questa mattina ha deposto l’ex pm della Dda nissena e oggi procuratore a Ragusa Carmelo Petralia: «Ufficio ebbe perplessità su Scarantino»
CALTANISSETTA – Il boss Salvatore Riina non sarà ascoltato il 17 dicembre, come inizialmente previsto, nel quarto processo per la strage di via D’Amelio, in corso davanti alla corte d’Assise di Caltanissetta. Riina, che è detenuto al 41 bis nel carcere di Parma, è stato infatti ricoverato nell’ ospedale della città emiliana e non potrà rendere la testimonianza per via delle sue condizioni di salute. Lo ha reso noto il legale del boss, l’avvocato Luca Cianferoni. Intanto stamattina ha deposto l’ex pm della Dda nissena e oggi procuratore a Ragusa Carmelo Petralia: «Confermo che il nostro ufficio ebbe delle perplessità su Vincenzo Scarantino, vista anche la bassa caratura criminale. Solo che le indagini e i riscontri che ottenemmo ci portarono a dare credito o meglio valore indiziante alle sue dichiarazioni sulla strage di via D’Amelio», ha detto Petralia durante la deposizione. «Ricordo la lettera scritta dalla collega Boccassini – ha aggiunto Petralia – in cui venivano espressi dubbi sull’attendibilità di Scarantino, ricordo che ne parlai con l’allora procuratore Giovanni Tinebra e con il collega Giordano. Credo di averne parlato anche con il collega Saieva». L’avvocato Giuseppe Scozzola, legale di Gaetano Scotto, uno dei soggetti condannati ingiustamente sulla base delle false dichiarazioni di Vincenzo Scarantino, ha anche chiesto al teste chiarimenti su eventuali dichiarazioni in merito alle stragi del ‘92 di Giacomo Ubaldo Lauro, che in passato ha reso dichiarazioni sulla strage dell’Italicus. «Lo ricordo come un soggetto che intendeva dare un contributo con alcune dichiarazioni sulle stragi – ha risposto il magistrato – ma ho difficoltà a collegarlo alle indagini su Capaci o via D’Amelio». Sul punto Ilda Boccassini, ascoltata ieri, ha detto che le dichiarazioni rese da Lauro non erano state considerate attendibili. Il processo, che vede imputati per strage Salvo Madonia e Vittorio Tutino e per calunnia i falsi pentiti Vincenzo Scarantino, Calogero Pulci e Francesco Andriotta, riprenderà domani mattina e proseguirà giovedì.