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Prime “salatissime” multe per cellulare alla guida, come è andato a Catania il weekend con il nuovo Codice della Strada

Sono 37 i catanesi incappati nel fine settimana in contravvenzioni per le nuove norme per un totale di circa 26mila euro. Il caos monopattini

Di Francesca Aglieri Rinella |

Trentasette contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada per un totale di circa 26mila euro: sono risultati importanti quelli conseguiti dal Nucleo Radiomobile dei carabinieri con controlli mirati legati all’entrata in vigore – sabato – del nuovo Codice della Strada. Le multe hanno riguardato l’eccesso di velocità, la violazione delle regole di sorpasso, la guida senza patente, il mancato rispetto del semaforo rosso e la mancata precedenza, il mancato o irregolare uso del casco e della cintura di sicurezza. E con otto automobilisti verbalizzati per l’uso del cellulare alla guida. A fare il punto è il maggiore Francesco Cantarella, comandante del Nucleo Radiomobile.

Regole più severe per prevenire gli incidenti, ma anche per “educare”…

«La sicurezza del traffico è assicurata con un approccio multidisciplinare. Ciò significa che si privilegia sia la prevenzione che le attività di controllo, con l’obiettivo della riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti stradali. Ogni giorno, infatti, la circolazione su strada provoca le sue vittime, che aumentano sensibilmente nei week-end e nei periodi dell’anno di maggiore esodo. Inoltre, l’analisi statistica degli incidenti stradali ci indica che le città sono i luoghi dove si verificano il maggior numero di incidenti e il fattore umano è responsabile di circa il 90% dei sinistri. Se il rispetto delle norme del Codice della Strada è il cardine fondamentale per ridurre l’incidentalità, l’educazione stradale è il perno della prevenzione. Una delle novità apportate dalla riforma è la previsione di corsi extra curriculari di educazione stradale nelle scuole superiori che attribuiranno due punti/patente aggiuntivi al rilascio del titolo ai neopatentati».

La riforma ha colto gli utenti di sorpresa o erano informati?

«Oltre alle forme di pubblicità previste per legge e quindi la pubblicazione in Gazzetta, parecchi siti internet, sia istituzionali, d’informazione e del settore, hanno seguito l’iter di modifica e pubblicano le novità apportate dalla riforma. Molti utenti della strada, controllati dalle nostre “gazzelle”, in queste ultime ore, si sono mostrati già a conoscenza».

Cosa cambia nel dettaglio?

«Senza dilungarci, è possibile dare alcune semplici indicazioni sulle novità. Per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza, non vengono modificati i limiti alcolemici e non cambia sostanzialmente l’apparato sanzionatorio, se non per i recidivi. In questo ultimo caso, infatti, per colui che dovesse essere sorpreso alla guida di nuovo con tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l entro due anni dalla prima sanzione, oltre alle multe previste, sarà soggetto al divieto di assumere bevande alcoliche prima della guida per un periodo di due o tre anni, in base alla gravità dell’infrazione e dovrà installare in auto il dispositivo “alcolock” che inibirà l’accensione del motore nel caso in cui il guidatore abbia un tasso alcolemico superiore allo zero. Per la guida con il cellulare, chi verrà sorpreso a usare il telefonino al volante, dovrà pagare una sanzione che va dai 250 ai mille euro. Inoltre e questa è una novità, scatterà la sospensione breve della patente, che sarà di sette giorni se il conducente è in possesso un numero di punti della patente superiore di 10 ma inferiore a 20, mentre al di sotto dei 10 punti tale sospensione sarà di 15 giorni. In caso di recidiva, la multa potrà arrivare fino a 1.400 euro, con perdita tra gli 8 e i 10 punti e sospensione della patente da 1 a 3 mesi. In relazione al divieto di fermata e sosta dei veicoli negli spazi riservati agli invalidi, compresi scivoli, raccordi tra marciapiedi e rampe i costi delle sanzioni sono aumentati».

Capitolo monopattini: è caos…

«Non parlerei di caos. Le norme, infatti, sono chiare e riguardano principalmente targa, assicurazione e casco. L’obbligo dell’indossare il casco, fino a qualche giorno addietro previsto soltanto per i minori, è stato esteso a tutti i conducenti, a prescindere dall’età. Inoltre, tutti i monopattini dovranno essere muniti di contrassegno di identificazione, una specie di targa e, in più, dovranno essere coperti da una assicurazione per la responsabilità civile verso terzi. Poi, ad esempio, il monopattino dovrà avere dei freni su entrambe le ruote e anche delle frecce. Circa la dotazione del contrassegno di identificazione, essa è condizionata all’emanazione di specifiche indicazioni che dovranno disciplinarne le caratteristiche e le modalità di rilascio».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA