Povia: «Il sindaco di Mirabella Imbaccari ha annullato il mio concerto perché mi accusa di essere fascista, omofobo e no vax»

Di Redazione / 20 Luglio 2018

MIRABELLA IMBACCARI – Nella comunità di Mirabella Imbaccari, centro del Calatino, cittadini ed emigrati rientrati dalla Germania stanno inconsapevolmente rivivendo le scene dei film di Don Camillo e Peppone. Cambia la storia, cambiano i personaggi ma, l’elemento cardine della contesa è l’annullamento della data di un concerto del 18 agosto, festa del paese. Protagonisti di questo simpatico siparietto sono il noto cantante Povia, il sindaco, Giovani Ferro e il prete di nome don Marco. Ebbene, nulla di strano. Almeno sino a quando Povia non avesse diffuso sui social un video, ormai virale, dove, come un fiume in piena, lancia precise accuse al primo cittadino che a detta di Povia avrebbe annullato il concerto perché il cantante è «fascista, omofobo e contro i vaccini». Tutti appellativi che lo stesso cantante respinge fermamente e mostra perfino il contratto con cui, in data 13 luglio, fa evincere la firma del prete don Marco.

Povia nel video alterna momenti di ilarità, in relazione agli eventi registratisi, a altri in cui redarguisce pesantemente il sindaco. La vicenda assume i contorni delle scene di don Camillo e Peppone dove, il cantante, ha ironizzato sul fatto che il sindaco avrebbe annullato il concerto per problemi di economicità dicendo che sono a rischio di dissesto finanziario. «I fondi per il concerto – dice Povia nel video – ci sono, c’erano e ci saranno. Caro sindaco di Mirabella Imbaccari voi non avreste mai firmato un contratto di così tante pagine. Siamo professionisti. Mica scemi. Lei, sindaco ha pubblicato sui social la data del concerto. Poi le sono piovute le critiche e i commenti di quattro scemi o, forse meno. Qualcuno ha pensato a una petizione per annullare il concerto. Che scandalo – rimarca Povia – Perché Povia è fascista. Ma non si esce più da questa storia. Stessa cosa se mi dicessero comunista. Non sono omofobo. Sono semmai contro il business dell’immigrazione. E poi non sono contro i vaccini. A casa siamo tutti vaccinati. Ma cosa c’entrano tutte queste cose? I miei concerti sono festa e musica».

Abbiamo tentato di contattare il sindaco per fornirci la sua versione ed ha risposto che «si trova in vacanza e rientra stasera». Povia invece riserva altre sorprese. «Qualcosa non torna – riprende Povia – Caro sindaco il contratto lo avevate firmato e lei ha dato la colpa a don Marco dicendo che è inesperto, troppo giovane, ingenuo a firmare il contratto e non capisce tante cose. Ha detto che il prete è in vacanza, all’estero. Pure lei sindaco è in vacanza. Il 18 luglio il prete era però in paese. Lo sanno tutti».

Il cantante infine lancia un messaggio indiretto alla politica. «Sindaco – conclude Povia – il suo partito si chiama Orgoglio mirabellese. Non so se la sua gente è orgogliosa di ciò. Avete annullato il concerto con la scusa che non avete venduto biglietti della lotteria! Questa non l’avevo mai sentita! Ho diffuso un video per informare la gente. Per difenderci da tutto. Sennò qui credono che Povia è razzista, fascista e omofobo. Nel 2018? Sindaco sta arrivando un altro pianeta sulla terra che si chiama intelligenza artificiale e vi cambierà la vita e sarete impreparati a parlare di fascisti e omofobi. Ma per favore sindaco lei deve a ancora amministrare per altri 4 anni».

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