LA POLEMICA
Partinico, il liceo Santi Savarino vuole cambiare nome e dedicare la scuola a Peppino Impastato ma il Comune si oppone
La giunta di centrodestra dice no alla decisione dell'istituto attualmente intestato all'ex giornalista fascista e senatore della Dc
È polemica a Partinico nel palermitano, dove il Comune – guidato dal sindaco Pietro Rao e sostenuto da una maggioranza di centrodestra – si oppone alla decisione di cambiare nome al liceo scientifico delal città. Scoppia una polemica attorno a due nomi di peso: Santi Savarino, giornalista fascista e senatore della Dc, e Peppino Impastato, militante di sinistra ucciso dalla mafia nel 1978. Tutto comincia quando gli organi collegiali del liceo scientifico decidono di intestare a Impastato la scuola che porta il nome di Savarino. Ma l’amministrazione comunale ha fatto sapere che è nettamente contraria e si appresta quindi a portare il suo no nella seduta del consiglio comunale del 19 aprile in cui sarà discussa la mozione per il cambio di denominazione.
Da qui reazioni e proteste. Il circolo «Impastato» di Rifondazione comunista accusa il Comune di preparare un «grave atto politico» che contrasta con una «scelta antimafia» degli organi della scuola.«Finalmente – dice Federica Fuoco segretaria del Prc di Partinico – si stava cercando di rimediare a un errore storico quale l’intitolazione di una scuola superiore a un personaggio ambiguo come Santi Savarino, firmatario delle leggi razziali e che si dichiarava «a disposizione» di Frank Coppola, uno degli esponenti più noti della mafia della sua epoca».
Frank Ferlisi, segretario federale di Rifondazione Comunista Palermo dice: «Il potere non riesce a fare i conti con la storia. La vicenda della nuova intitolazione dei Cantieri Culturali alla Zisa al fascista Vittorio Ducrot che l’assessore Cannella spaccia come desiderio del consiglio comunale tradendo il deliberato dello stesso consiglio e la vicenda di Partinico da dove arriva il rifiuto netto di intitolazione della scuola a Peppino Impastato, giovane militante antifascista al posto di Santi Savarino politico locale di fede fascista e firmatario delle leggi razziali, ma anche vicino ad ambienti mafiosi, denota la riluttanza del potere attuale di riconoscere i guasti della storia, confermando la loro venerazione verso personaggi di dubbio valore politico».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA