Palermo, rimborsi non dovuti a consiglieri comunali: scatta sequestro beni

Di Redazione / 05 Aprile 2019

 PALERMO  – Sarebbero stati assunti fittiziamente nelle società di alcuni parenti al solo fine di ottenere il rimborso degli stipendi dal Comune di Palermo. La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto con il quale il gip del Tribunale di Palermo ha disposto il sequestro, anche per equivalente, fino a 200 mila euro nei confronti di un ex consigliere comunale, Giovanni Geloso, e della sorella Antonia Geloso, e di un consigliere tuttora in carica, Girolamo Russo (detto “Mimmo”), oltre che di Daniela Indelicato, accusati a vario titolo dei reati di truffa ai danni dello Stato e falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico.

In base alle indagini della polizia giudiziaria, coordinata dalla procura, Giovanni Geloso e Mimmo Russo, consiglieri comunali di Palermo dal 2012-2017, avrebbero simulato, con la complicità dei loro apparenti datori di lavoro, rispettivamente Antonia Geloso e Daniela Indelicato, rapporti di lavoro dipendente al fine di ottenere rimborsi disposti dal Comune di Palermo ai sensi di una legge regionale, per i giorni di assenza del servizio. Nel dettaglio la somma indebitamente percepita quale ingiusto profitto ammonta a quasi 60 mila euro per Giovanni Geloso e a quasi 136 mila euro per Mimmo Russo nel periodo di riferimento ottobre 2013-settembre 2015.

Russo,attuale consigliere comunale, è stato eletto nella lista Palermo 2022 ed è poi passato nel gruppo consiliare di Fratelli d’Italia; è membro della seconda Commissione Urbanistica e Lavori Pubblici; Geloso a Palazzo delle Aquile era entrato con l’Mpa poi è passato prima con Amo Palermo di Marianna Caronia per approdare infine al Pd. Non è stato rieletto nell’attuale mandato. 

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