Palermo, la prima notte in carcere per i due antagonisti accusati dell’agguato al militante di Fn

Di Redazione / 22 Febbraio 2018

PALERMO – Prima notte in carcere per i due antagonisti fermati ieri sera per il brutale pestaggio di Massimo ursino, il dirigente palermitano di Forza Nuova, avvenuto martedì sera in centro a Palermo. Con l’accusa di tentato omicidio in concorso, sono stati fermati ieri due giovani, Carlo Mancuso, di 28 anni, e Giovanni Codraro, di 26. Anche se per la Digos ad agire sono state in tutto otto persone.

Altri tre ragazzi sono stati invece rilasciati per mancanza di elementi. I fermati appartengono al “Malarazza”, lo studentato occupato che si trova all’interno dell’istituto dei sordomuti di via Cavour, a pochi passi dalla prefettura. Altri quattro giovani antagonisti sono indagati sempre per tentato omicidio.

Intanto l’avvocato Giorgio Bisagna, legale di Carlo Mancuso e Giovanni Codraro è critico nei confronti delle accuse mosse verso i due assistititi: «Io non ho ancora letto gli atti ma da quello che emerge finora – ha detto – posso certamente affermare che il capo di imputazione contestato ai miei clienti, di tentato omicidio in concorso, è davvero esagerato, direi spropositato».

Secondo l’avvocato Bisagna, «rispetto a quanto emerso dai fatti finora accertati» ma anche «dalle lesioni accertate» di Massimo Ursino, che ha subito la frattura del setto nasale e un leggero trauma cranico, «parlerei di lesioni ma non certo di tentato omicidio. Non viene confermata la volontà di uccidere».

«Chiaramente – aggiunge il legale dei due fermati – mi riservo ogni valutazione alla lettura degli atti. Ma ribadisco, il tentato omicidio è un reato spropositato. Si va al di là di ciò che è realmente accaduto. Sì, il pestaggio è stato violento ma è anche vero che Ursino è stato dimesso poche ore dopo il ricovero al Civico e inoltre la prognosi mi risulta essere inferiore ai venti giorni. Ribadisco, sono sicuramente lesioni aggravate, ma la volontà di uccidere non mi pare ci fosse».

Fino a questo momento Mancuso e Codraro non hanno reso alcun tipo di interrogatorio, come conferma l’avvocato Bisagna. Dovrebbero essere interrogati davanti al gip tra domani e sabato.

Il legale tiene anche a precisare che né Codraro né Mancuso «hanno precedenti penali», «come invece ho letto da più parti», ha spiegato. «Diversamente da quanto scritto da qualcuno – spiega Bisagna – i due hanno procedimenti penali in corso. In particolare, Gianmarco Codraro è stato tratto a giudizio per saccheggio a Cremona e assolto. Mentre Mancuso fa parte dei 17 a processo dopo gli scontri al centro sociale “Anomalia” ed è stato assolto dalla Cassazione».

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