la retata
Palermo, azzerato il gruppo di pusher dello Sperone che “fatturava” 5 mila euro al giorno
Operazione dei carabinieri: quattordici persone sono finite in carcere, 17 ai domiciliari e per 8 è stato disposto l’obbligo di presentazione.
Quattordici persone sono finite in carcere, 17 ai domiciliari e per 8 è stato disposto l’obbligo di presentazione. E’ il bilancio di una vasta operazione antidroga condotta a Palermo dai carabinieri che hanno dato esecuzione ad una ordinanza del gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Dda del capoluogo.
E’ stato azzerato, secondo gli investigatori, un gruppo criminale dedito al traffico di droga operante nel quartiere Sperone di Palermo. L’attività di spaccio di di cocaina, crack, hashish e marijuana avveniva nei pressi del piazzale Ignazio Calona ed era letteralmente una delle principali fonti di sostentamento per intere famiglie. Un ruolo fondamentale sarebbe stato riconosciuto anche alle donne, parenti dei capi, che avrebbero collaborato nel tenere la contabilità degli introiti, occupandosi, talvolta, anche di custodire lo stupefacente. I pusher sarebbero stati organizzati su turni di 12 ore per garantire la piena attività, anche in orario notturno, della piazza di spaccio. Ciascuno aveva compiti ben definiti, per i quali era prevista una specifica retribuzione: 100 euro al giorno per gli spacciatori e 50 per le vedette. Le indagini consentono di stimare che la piazza di spaccio avrebbe garantito al sodalizio consistenti profitti, valutati nell’ordine di 1,8 milioni di euro l’anno.