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Otto vittime su gommone soccorso al largo della Libia

Otto vittime su gommone soccorso al largo della Libia

L’ennesima tragedia si è consumata 130 miglia a sud est dell’isola di Lampedusa, dunque a poche decine di miglia dalle coste libiche. Negli ultimi due giorni stati soccorsi complessivamente circa 1.300 migranti

Di Redazione |

ROMA – Otto cadaveri sul fondo del gommone, in parte già sommersi dall’acqua, stesi in mezzo ai vivi: dall’Egeo al canale di Sicilia continua inesorabile la strage di migranti. L’ennesima tragedia si è consumata 130 miglia a sud est dell’isola di Lampedusa, dunque a poche decine di miglia dalle coste libiche dalle quali, appena il mare lo consente, continuano a partire i gommoni e i barconi carichi di disperati che tentano di raggiunge l’Italia. Perché è vero che negli ultimi mesi, soprattutto per i siriani, la rotta principale è diventata quella che attraversa i Balcani. Ma è anche vero che per migliaia di esseri umani provenienti dai paesi dell’Africa sub sahariana, dall’Africa occidentale e dal corno d’Africa, l’unica via di fuga dalle guerre e dalla fame restano le spiagge libiche, dove le organizzazioni di trafficanti di uomini continuano a dettar legge. E a spedire i barconi della morte nel Mediterraneo.     I cadaveri degli otto migranti, sette donne e un uomo, erano a bordo di un gommone in difficoltà, che ha lanciato l’allarme alla centrale operativa della Guardia Costiera, già impegnata a coordinare i soccorsi poiché nella zona erano presenti altre imbarcazioni cariche di migranti. Verso il gommone si è diretta nave Bersagliere, della Marina Militare, che ha iniziato il soccorso nel primo pomeriggio. E quando tutti i 112 migranti vivi erano stati trasferiti sulla nave, i militari hanno recuperato i corpi delle otto vittime.     I vivi, e i morti, sono poi stati trasferiti sulla nave spagnola Rio Segura, inserita nel dispositivo Triton, che è rimasta in zona per recuperare anche gli altri migranti soccorsi in un tratto di mare compreso tra le 20 e le 30 miglia dalle coste libiche. Oltre alla Marina, infatti, sono stati impegnati gli uomini della Guardia Costiera, che con nave Fiorillo hanno soccorso due gommoni con a bordo complessivamente 278 persone, e quelli di Medici Senza Frontiere, che hanno trasferito sulla nave Dignity One i 243 migranti che stavano tentando di raggiungere le coste italiane a bordo di altri due gommoni.     Negli ultimi due giorni, dunque, sono stati soccorsi complessivamente circa 1.300 migranti: 632 persone nella giornata di oggi e 662 salvate nella giornata di sabato. Questi ultimi sono stati tutti trasferiti a bordo della nave norvegese Siem Pilot, inserita nel dispositivo schierato dall’agenzia europea Frontex, che dovrebbe attraccare nella giornata di domani a Cagliari. La Rio Segura dovrebbe invece portare a Taranto i corpi delle 8 vittime e e gli oltre 630 migranti soccorsi oggi.

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