I giudici della prima sezione del Tar di Palermo, presieduta da Salvatore Veneziano, hanno respinto la richiesta di sospensiva presentata dalle associazioni ambientalista contro la realizzazione l’osservatorio astronomico da realizzare su monte Mufara, a Isnello, nel Palermitano.
Il ricorso era stato presentato da Legambiente Sicilia Aps Ets, Club Alpino Italiano Sicilia Aps Ets, Wwf Sicilia Nord Occidentale Odv Ets, LIPU – Lega Italiana Protezione Uccelli Odv, contro il via libera alla struttura dato dall’ente parco delle Madonie, e dalla Sovisma Spa, Agenzia di Sviluppo Locale delle Madonie, e dall’Agenzia Spaziale Italiana, dall’Esa, Agenzia Spaziale Europea, dall’assessorato del territorio e dell’ambiente della Regione Siciliana, dall’Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana della Regione Siciliana, Sovrintendenza ai beni culturali e ambientali di Palermo.
Gli ambientalisti chiedevano la sospensione con la quale con la quale l’Ente Parco ha espresso «parere favorevole, ovvero nulla osta» in merito alla «Realizzazione dell’osservatorio astronomico e costruzione di strada di accesso all’osservatorio e opere connesse» e la determina della conferenza dei servizi decisoria indetta dallo sportello unico attività produttive denominato «Suap Madonie Associato» per l’approvazione del progetto volto alla «realizzazione osservatorio astronomico, costruzione di strada di accesso all’osservatorio, realizzazione e posa in opera di una linea di media tensione per alimentazione elettrica, derivazione di linea in fibra ottica da manufatto esistente, derivazione di linea d’acqua da linea esistente».
«Esprimiamo il nostro vivo apprezzamento per la decisione del Tar di respingere la richiesta di sospensiva riguardante la realizzazione dell’osservatorio astronomico Flyeye su Monte Mufara. A questo importante progetto il mio governo ha creduto fin dall’inizio della legislatura e si è attivato in tal senso per la risoluzione di alcune problematiche che stavano mettendo a rischio l’investimento: prima dichiarando l’opera di interesse strategico regionale e successivamente chiedendo al parlamento nazionale l’approvazione di un’apposita norma che rimuovesse i vincoli urbanistici per la realizzazione del progetto».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando la sentenza del Tar di Palermo che ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dalle associazioni ambientaliste. «Abbiamo sempre ritenuto e ne siamo fortemente convinti – aggiunge il governatore – che l’opera rappresenti un’opportunità unica per lo sviluppo della ricerca astronomica e per il rafforzamento del territorio madonita come punto di riferimento per la scienza e la tecnologia».
Le associazioni che avevano presentato il ricorso – Legambiente, Wwf, Lipu e Club Alpino Italiano – puntualizzando che il ricorso è stato dichiarato irricevibile «per tardiva impugnazione degli atti», aggiungono: «Rimangono in piedi il merito delle contestazioni al progetto e nei prossimi giorni saranno valutate le ulteriori azioni da intraprendere, compreso il ricorso alla Corte di Giustizia Europea per violazione della Convenzione di Aarhus e del diritto comunitario su ambiente e partecipazione, anche per rispondere alle tante voci che hanno chiesto di salvare Monte Mufara sottoscrivendo l’appello promosso dalle associazioni ambientaliste».