IL BLITZ
Catania, trafficanti e spacciatori di cocaina in manette: due bande, 17 arresti (c’è un ricercato), tutti i nomi
I particolari dell'operazione Cemento che ha visto la polizia dare scacco a due gruppi che hanno inondato la città di "polvere bianca" acquistata in Calabria
Diciassette arresti a Catania nel blitz antidroga scattato questa mattina su delega della Direzione distrettuale Antimafia della Procura etnea che ha visto impegnati circa 160 agenti della Squadra Mobile (che si è avvalsa dalla collaborazione dei colleghi di Enna). Le misure cautelari emesse in realtà erano 18 ma fino alla tarda mattinata di oggi uno dei destinatari delle misure risultava irreperibile.
Le indagini della Squadra Mobile, avviate nel novembre 2021, supportate da presidi tecnici (intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, oltre a videoregistrazioni) hanno consentito di acquisire prove contro due associazioni a delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti chesarebbero state impegnate una nella distribuzione al minuto di droghe del tipo cocaina e crack e l’altra nel traffico della cocaina proveniente dalla Calabria.
Ecco i destinatari delle misure cautelari
Salvatore Assennato (cl.1992);
Emanuele Barrile (cl.1994);
Sebastiano Giovanni Buda (cl.1995);
Salvatore Carbonaro (cl.1981);
Antonino Cocuzza (cl. 1974) – irreperibile
Ferdinando Faro (cl.1996);
Marco Francesco Gagliano (cl.1997);
Jose Gioia (c1.2001);
Agatino Giuffrida (c1.1978);
Francesco La Spina (cl.1974);
Maria Francesca Nicotra (c1.1974);
Damiano Platania (c1.1994);
Francesco Platania (c1.1968);
Giuseppe Platania (cL.1991);
Natale Platania (cl.1986);
Benedetto Rapisarda (cl.1989);
Nicolo Ventimiglia (c1.1993);
Cristian Viglianesi (c1.1991).
A noi risulta ancora che
Il primo gruppo
Secondo le indagini, lo spaccio di coca e crack era gestito da un gruppo capeggiato da Antonio Cocuzza (l’indagato che risulta ancora ricercato) il quale si sarebbe avvalso della collaborazione del genero, Sebastiano Giovanni Buda, che avrebbe gestito due lucrose “piazze di spaccio”: una operativa in via Palermo, l’altra nel quartiere popolare del Villaggio Sant’Agata.
Del gruppo di spaccio facevano parte con specifiche distribuzioni di ruoli e funzioni, Emanuele Barrile, Salvatore Carbonaro, Ferdinando Faro, Marco Francesco Gagliano, Josè Gioia, Benedetto Rapisarda, Nicolà Ventimiglia, Agatino Giuffrida, Salvatore Assennato e Francesco La Spina.
La seconda banda
Nel corso delle indagini è venuta fuor l’esistenza e l’operatività di un altro e più strutturato sodalizio, imperniato sullo stretto legame di parentela tra i vari associati, attivo nel traffico di ingenti quantitativi di cocaina. Il gruppo in questo caso era capeggiato da Francesco Platania, inteso “Francu do cemento”.
Del gruppo avrebbero fatto parte, Natale Platania inteso “Antonio”, Damiano Platania, Giuseppe Platania, Maria Francesca Nicotra e Cristian Viglianesi. Una delle basi operative della banda è stata individuata nel rione San Cristoforo, presso una rivendita per prodotti edili, ove sarebbero state registrate diverse consegne di cocaina ai numerosi acquirenti.
Il canale di approvvigionamento dello stupefacente sarebbe stato localizzato in Calabria con un corriere della droga che avrebbe fornito cocaina sia al sodalizio diretto da “Franco” Platania, sia al sodalizio promosso ed organizzato Buda con il parente ancora ricercato.
Nel corso delle indgini sono stati sequestrati ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (complessivamente 6,25 Kg di cocaina suddivisi in “panetti”) e di denaro contante per un importo di oltre 78.000 euro.
Sulla base degli elementi raccolti, inoltre, è stato disposto il sequestro in via d’urgenza di beni mobili eimmobili riconducibili ad alcuni degli indagati.
Ad alcuni degli indagati che si trovavano già in carcere per altra causa il provvedimento è stato notificato nei vari istituti che li ospitano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA