Operazione “Buche d’oro”, funzionari Anas di Catania e imprenditori in manette per corruzione

Di Redazione / 18 Ottobre 2019

CATANIA – Ancora corruzione in Sicilia. Nemmeno il tempo per la Sicilia di conquistare il primato delle tangenti certificato dall’Autorità nazionale anticorruzione, che un’altra indagine porta un nuovo vorticoso giro di mazzette sui lavori pubblici. Militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catania, su delega della locale Procura distrettuale, stanno eseguendo un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di funzionari dell’Anas dell’area compartimentale etnea e di imprenditori di Palermo, Caltanissetta e Agrigento.

Nei loro confronti il gip ha emesso un provvedimento cautelare in carcere e agli arresti domiciliari che ipotizza reati di corruzione in concorso commessi nell’esecuzione dei lavori di rifacimento di strade statali della Sicilia orientale e centrale.
L’inchiesta rappresenta il primo sviluppo di una più vasta indagine, denominata “Operazione buche d’oro”, che, sottolinea la Procura distrettuale, sta «portando alla luce rodati meccanismi corruttivi» all’interno dell’Anas di Catania.

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