PALERMO – «Dieci giorni dopo aver soccorso 276 persone in acque internazionali Med e dopo aver raggiunto una situazione limite a bordo, l’Italia autorizza sbarco dei 140 naufraghi, che trascorreranno la quarantena su nave Allegra». Così la ong spagnola Open Arms in un tweet. La Open Arms si trova davanti al porto di Palermo.
«Siamo ancora di fronte a Palermo senza poter sbarcare né avere alcuna indicazione. A bordo la sofferenza aumenta, degli ospiti e dell’equipaggio. Altre 48 persone si sono gettate in acqua. #Unportosicurosubito», aveva invece twittato questa mattina la ong spagnola dopo che la tensione sulla nave era andata aumentando e altri migranti, circa una cinquantina, si erano gettati in mare dopo i 70 di ieri.
Si conclude così, dopo 22 giorni, la missione 76 di Open Arms ed Emergency, che dall’8 settembre ha effettuato il salvataggio di 276 naufraghi in tre operazioni distinte, due in Sar maltese e una in Sar libica. Dopo il rifiuto reiterato da parte di Malta e Italia di assegnare un porto sicuro di sbarco e di evacuare i casi medici gravi, Open Arms era rimasta in attesa di approdo con a bordo 258 uomini, di cui 54 ragazzi non accompagnati al di sotto dei 18 anni, due bambini di 2 e 3 anni, 16 donne di cui 2 incinte, evacuate poi d’urgenza la sera del 15 settembre. Tra le nazionalità presenti, Mali, Costa d’Avorio, Guinea, Burkina, Egitto, Ghana.
I naufraghi, secondo lo staff medico di Emergency, erano estremamente provati dal viaggio e dalle condizioni di vita, e spesso di detenzione, precedenti.