Due condanne hanno chiuso oggi a Torino un processo per un omicidio avvenuto nel 1992 e riconducibile alla cosiddetta mafia catanese attiva in quel periodo nel capoluogo subalpino. La vittima è Agatino Razzano venditore ambulante di biancheria intima ucciso a colpi di pistola tra i banchi di un mercato a Moncalieri.
Il gup Roberto toppino ha sancito la colpevolezza dei due imputati. Entrambi però stanno già scontando il carcere a vita per delle condanne precedenti. Il giudice ha quindi deciso, a differenza di quanto chiedeva la pubblica accusa, che la pena deve essere applicata con il meccanismo della «continuazione». Per Roberto Cannavò è confermato l’ergastolo con isolamento diurno per 2 anni; per Santo Mazzei sono stati aggiunti, sempre all’ergastolo, due mesi di isolamento diurno.
A riaprire il caso era stato Cannavò con una lettera ai magistrati in cui nel 2014 si autoaccusò di essere l’esecutore del delitto. Mazzei, considerato un boss della mala catanese, sarebbe stato il mandante.