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Omicidio Valentina Salamone, il no della famiglia all’archiviazione: «L’ignoto “Maschio 1” è ancora libero»

La giovane fu trovata impiccata in una villetta ad Adrano ma era stata una messa in scena. Per quel delitto, avvenuto nel 2010, Nicola Mancuso sta scontando l'ergastolo. Le indagini dovrebbero continuare sul suo complice

Di Laura Distefano |

I fari si sono spenti sull’omicidio di Valentina Salamone, trovata impiccata il 24 luglio del 2010 in una villetta di Adrano. Gli assassini avevano inscenato il suicidio della 19enne biancavillese. Il caso rischiò di essere archiviato ma poi la procura generale di Catania avocò le indagini e dopo una lunga battaglia giudiziaria si arrivò alla condanna all’ergastolo, passata in giudicato, di Nicola Mancuso. La prova scientifica incastrò il killer di Valentina. Sulla suola della scarpa sinistra (nella foto) della giovane i Ris di Messina fu rinvenuto il Dna di diversi soggetti. Un genotipo relativo a Mancuso e un secondo riferibile a un «individuo di sesso maschile» rimasto ignoto chiamato «Maschio 1».

Il complice

Le indagini per risalire all’identità del complice di Mancuso però fino ad oggi non hanno portato ad una svolta. E i tempi, anche quelli della giustizia, hanno delle scadenze. E così la procura generale, il pg Antonio Nicastro, ha chiesto al gip Stefano Montoneri di archiviare le indagini. Questo è successo lo scorso luglio. La famiglia Salamone con il legale Dario Pastore ha immediatamente depositato l’opposizione. E qualche giorno fa, quindi a distanza di sei mesi, si è svolta l’udienza camerale davanti al gip che dovrà valutare se andare avanti ed ordinare nuove indagini o mettere la parola fine a questa vicenda .

“Maschio 1” ancora libero

All’udienza ha partecipato la sorella di Valentina, Claudia. Che è davvero stanca di sentire la parola «archiviazione». Troppe volte è stata pronunciata fuori e dentro le aule del Tribunale. «Valentina ha avuto giustizia, ma solo a metà. Quindi archiviare questo secondo capitolo – dice a La Sicilia – sarebbe non dare completa verità al caso. Ricordiamoci che c’è un secondo assassino che è ancora a piede libero. Con la nostra opposizione abbiamo evidenziato i risultati scientifici del Ris di Messina e per noi ci sono tutti gli elementi per identificare Maschio 1 e quindi proseguire con le indagini. Ma speriamo di non dover aspettare altri 13 anni per far riposare finalmente in pace Valentina e dare serenità a due genitori a cui è stata uccisa una figlia. Già la prima volta – aggiunge Claudia Salamone – abbiamo dovuto lottare per ottenere giustizia, siamo stanchi. Le istituzioni devono fare il loro lavoro e io come cittadina, e sorella di Valentina, esigo giustizia, ma che sia una giustizia celere».«E’ di tutta evidenza – si legge nell’atto di opposizione – che i motivi sottesi alla richiesta di archiviazione risiedono esclusivamente nella circostanza che è spirato il termine di proroga delle indagini preliminari disposto dal gip». Il legale dei familiari di Valentina hanno le idee chiare su quello che va fatto. E lo mettono nero su bianco nelle richieste al gip Montoneri e le hanno ribadite in udienza camerale. L’avvocato Pastore chiede «di rigettare la richiesta di archiviazione e ordinare alla Procura generale di Catania, il compimento dell’ulteriore attività di indagine al fine di addivenire alla compiuta identificazione di “Maschio 1”». E precisamente «acquisire il profilo genetico di almeno un individuo di sesso maschile per nucleo familiare residente nel comune di Adrano nella fascia di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, alla data del 24 luglio 2010 e di tutti i soggetti ulteriormente ritenuti meritevoli di accertamento, nonché tutta l’attività di indagine conseguente all’esito degli accertamenti effettuati».Le richieste sono precise. La seconda svolta passerebbe ancora una volta dalla prova scientifica. La decisione, se continuare ad analizzare o meno, spetta al gip.

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