La protesta
Ognina, in centinaia alla manifestazione contro il porticciolo “privatizzato”
Dal megafono urlano l'esigenza di una città dove non si debba pagare per i diritti. Specificamente quello al mare
Dal megafono urlano l’esigenza di una città dove non si debba pagare per i diritti. Specificamente quello al mare di Ognina. Sono stati centinaia questa mattina i catanesi giunti alla manifestazione di protesta contro l’estensione della concessione demaniale a “La Tortuga”, lo storico gestore privato della concessione per i servizi di ormeggio nello storico borgo marinaro. Tutte presenti le organizzazioni che hanno promosso l’iniziativa, ovvero Antimafia e legalità, Arci, Argo, Associazione comunista Olga Benario, Borgo marinaro di Ognina, Europa verde, Free Green Sicilia, I Siciliani giovani, Legambiente, Lipu, M5s, Oulp, Pd, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Sunia, Volere la luna, Wwf Sicilia nord orientale. Ma anche Cittàinsieme, Cisal, Consitalia e tanti altri cittadini. Come Gianluca Sapienza, pescatore amatore che da anni usa la liberamente la banchina che ora la Regione ha concessa a “La Tortuga”.
“Siamo in tanti che, da anni, chiediamo attenzione. C’è degrado, ma come in tutti i luoghi storicamente senza manutenzione. Episodi denunciati di abusivismo o di attività che inquinano non sono presenti da anni. Ci vogliamo costituire in associazione e, magari, riuscire ad avere un permesso per la gestione”. Una ipotesi divenuta possibile dopo l’annuncio di ieri del sindaco di Catania Enrico Trantino, anche lui contrario alla privatizzazione. Nonostante, come chiarito dalla Regione, ci sia stato un parere favorevole dall’amministrazione. E qui è il punto principale della vicenda, secondo Matteo Iannitti, presidente di Arci Catania e in rappresentanza anche de “I Siciliani giovani”: “Credo sia necessario chiedere la restituzione alla cittadinanza delle concessioni date da decenni per l’accesso al mare a una sola famiglia. Risulta chiaro poi che che un responsabilità amministrativa e politica e che l’attuale dirigente dell’Urbanistica, che è presente da anni con tre amministrazioni diverse, ovvero Biagio Bisignani, che ha ignorato gli atti sul suo tavolo, si debba dimettere”, dice Iannitti.
Presenti anche esponenti politici, come i due consiglieri d’opposizione Maurizio Caserta e Graziano Bonaccorsi, rispettivamente capigruppo di Pd e M5s. Per Bonaccorsi la situazione è in movimento, dato che «si è aperta una diatriba tra Comune e Regione, vedremo se il sindaco seguirà con i fatti quanto dichiarato. Sarebbe opportuno aprire un tavolo», mentre Caserta guarda già avanti e a una maggiore concertazione «per il nuovo piano regolatore e le altre scelte urbanistiche, la complessità delle cose non permette di risolvere tutto in poche battute» ora che «c’è una presa di coscienza da parte della città». Un concetto ripreso anche dal segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo e deputato nazionale: «Chiediamo che il sindaco sia consequenziale alle dichiarazioni che ha fatto». Per Sinistra Italiana, per voce del segretario cittadino Marcello Failla «Dopo l’annuncio alla stampa, adesso il sindaco deve inoltrare urgentemente una formale richiesta alla Regione di bloccare l’applicazione della concessione di ampliamento del porto turistico di Ognina, altrimenti i lavori continueranno e la scogliera sarà irrevocabilmente compromessa». Enzo Guarnera di Antimafia e Legalità invece paragona il tutto a un condominio «dove l’amministratore anche se è eletto non fa mai tutto da solo. Ora sul piano regolatore non può essere discusso solo in Consiglio comunale ma devono essere coinvolti tutti, la concertazione è un metodo di democrazia partecipata che deve diventare la regola». Presenti anche la deputata regionale Ersilia Saverino, sempre PD autrice ieri di una interrogazione alla presidenza della Regione sulla vicenda e che ha ribadito che «la Regione siciliana deve intervenire tempestivamente sull’ampliamento all’attività privata nel porticciolo di Ognina» e la deputata Ars del M5s Lidia Adorno, che dichiara «“Mi chiedo: chi tutela davvero il porticciolo di Ognina e i cittadini di Catania? Questa vicenda dimostra quanto sia pericoloso il mix di superficialità e mancanza di visione politica del centrodestra».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA