Nove furti in un mese, ristoratore dice basta: «Lo Stato è nostro socio ma non ci aiuta. Abbiamo deciso di chiudere»

Di Redazione / 09 Dicembre 2024

«Dopo questo ennesimo furto, il nono in un mese, abbiamo deciso di chiudere. Ieri per la festa dell’Immacolata nonostante le richieste non abbiamo aperto. I ladri ci hanno portato via diverse volte la spesa fatta per preparare i pranzi e le cene. Ora hanno preso di tutto: l’impianto stereo per le nostre serate, con le casse il mix l’amplificatore e poi un serie di attrezzi per curare l’esterno. Danni per migliaia di euro in poco tempo. Abbiamo resistito alla pandemia, ma il ladro seriale ha distrutto il nostro lavoro e la nostra serenità». Lo dice Roberto Corrao, titolare del ristorante Solart Village, in via Portofino a Capaci, derubato per 9 volte dall’1 novembre all’8 dicembre di quest’anno.

La notte scorsa il ladro è entrato nel locale di via Portofino, ma i proprietari, allertati dal sistema di allarme hanno chiesto l’intervento dei carabinieri che hanno sventato il furto e preso il malvivente. Il palermitano arrestato è stato portato nel carcere Lo Russo Pagliarelli di Palermo, in attesa della direttissima. “Ieri sera attraverso le telecamere ho sentito il ladro che stava facendo l’ennesimo sopralluogo. Aveva deciso di portarsi via l’ultima cosa che ci era rimasta nel bar, lo spillatore per birre. Ne parlava con un complice – aggiunge il titolare dell’esercizio commerciale – Erano circa le 20. Ieri nonostante la festa e le prenotazioni siamo rimasti chiusi. Come facevo a programmare se lui si portava via la spesa appena fatta? Ho avvisato i carabinieri che lo hanno aspettato nei pressi del locale. E’ arrivato attorno alle 23. Ho visto tutto e sono ancora più amareggiato perché so che il ladro tra qualche ora sarà di nuovo libero. Purtroppo non abbiamo alcuna tutela. Per tutto il territorio da Terrasini ad Isola delle Femmine la notte c’è una sola macchina dei carabinieri. Lo Stato è socio delle attività commerciali e delle imprese. Si prende una parte cospicua dei nostri guadagni, ma in cambio non dà alcun servizio. Per questo ho deciso di dire basta».

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Pubblicato da:
Alfredo Zermo