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«No allo sgombero dello Studentato», occupato il Rettorato a Catania

Di Redazione |

Protesta al Rettorato dell’Università di Catania dopo l’annuncio dello sgombero dei locali dello Studentato Occupato 95100 di via Gallo 13 e di proprietà della fondazione Ursino Recupero.

“E’ inaccettabile – hanno spiegato gli studenti – che il prorettore Magnano San Lio abbia approvato lo sgombero coatto di 20 studenti in emergenza abitativa, come dichiarato dalla Responsabile dell’Ente Ursino Recupero, perché se così fosse, sarebbe di gravità inaudita. Non andremo via da qui senza un incontro col Prorettore.

Lo Studentato 95100 – hanno spiegato gli stessi studenti che hanno compiuto il blitz di protesta – è stato aperto nel febbraio 2018 scorso dopo che era rimasto inutilizzato per circa 10 anni. Periodo durante il quale vi sono state diverse incursioni di vandali che hanno rubato anche un’antica fontana del ‘600. Dopo la riapertura da parte di un gruppo di studenti e grazie a dei lavori di auto-recupero dello stabile, lo Studentato Occupato 95100 è diventato la casa di chi senza borsa di studio e senza alloggio, non avrebbe potuto vivere e studiare a Catania.

In questi sei mesi nello Studentato 95100 è stato al centro di una serie di attività didattiche e culturali diventando un punto di incontro della comunità studentesca catanese, sempre più priva di servizi e luoghi di aggregazione.

Ma lunedì scorso è arrivata la notizia dell’imminente sgombero dei locali dopo la decisione del Cda della Biblioteca di usare dei fondi residui per ristrutturare 3 stanze su un totale di 60.

“Una decisione – dicono gli studenti che stanno protestando – che sembra assolutamente pretestuosa al fine di sgomberare l’intero immobile. Lo sgombero sarebbe dovuto avvenire martedì alle prime ore dell’alba. Ma un presidio mattutino sotto lo Studentato a cui hanno partecipato almeno 100 persone hanno fatto sì che lo sgombero non avvenisse. Da martedì gli abitanti dello Studentato, insieme ad altri studenti hanno occupato la sede della biblioteca Ursino Recupero per avere risposte sul proprio futuro”.

“Il Rettorato – ha detto Ruggero, uno dei venti studenti che abita in via Gallo – ha il dovere di tutelare e venire in contro agli studenti, non trattarli come problemi di ordine pubblico. Se ci fosse davvero una volontà dietro questa decisione sarebbe gravissimo, non è possibile che il rettore permetta che 20 studenti in emergenza abitativa vengano buttati per strada senza soluzioni.”

“Con questa azione – ha detto Sara – intendiamo esprimere tutta la nostra contrarietà allo sgombero, che riteniamo del tutto pretestuoso. Che il rettorato avvii il dialogo con i suoi studenti”.

“Lo Studentato 95100 – ha detto Carlo – in questi sei mesi è stata per noi la casa che l’ERSU e l’università non sono riusciti a garantirci. È anche diventato un luogo importante per la comunità studentesca, grazie all’aula studio aperta nei fine settimana e le altre attività organizzate al’interno. Vogliamo che questa esperienza cont1inui ed è per questo che oggi siamo qui, a cercare un confronto con la proprietà dell’immobile per trovare un punto di incontro”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA