Niscemi, sventato l’omicidio di un imprenditore che ha denunciato il pizzo: 29 arresti della Dda

Di Redazione / 21 Dicembre 2023
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Disarticolata con l’operazione “Mondo opposto” condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta la presunta famiglia mafiosa di Niscemi, attiva su quel territorio attraverso la commissione, tra l’altro, di plurimi delitti contro la persona e contro il patrimonio, nonché in materia di detenzione di armi da sparo.

In particolare, sulla scorta dei gravi indizi ritenuti dal Gip nel corso delle indagini preliminari, deve essere sottolineato il progettato (e quasi eseguito) omicidio di un imprenditore che, anni prima, aveva denunciato un tentativo di estorsione. La presunta esecuzione di tale omicidio è stata bloccata grazie anche all’accurato monitoraggio da parte dei Carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta.

L’operazione ha portato all’arresto di 29 persone e alla sospensione dal servizio di un appuntato dei carabinieri. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, favoreggiamento personale, violenza privata, minaccia e minaccia a pubblico ufficiale, illecita concorrenza con minaccia e violenza, incendio, porto e detenzione di armi e munizionamento, ricettazione e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza. Un contesto territoriale caratterizzato da uno spietato ricorso alla violenza – hanno ricostruito gli inquirenti – e all’imposizione del pizzo a commercianti ed imprenditori che venivano costantemente minacciati. Una delle vittime aveva osato ribellarsi 10 anni prima e così il capo mandamento – Alberto Musto secondo gli investigatori – aveva deciso che doveva morire. Nel corso delle indagini sono emerse anche minacce e intimidazioni dirette ad appartenenti delle forze di polizia. Gli indagati avevano lasciato una testa di maiale davanti al portone di ingresso dell’abitazione di un poliziotto e avevano anche progettato, ma non sono a riusciti a portarli a termine, l’incendio di un’autovettura e colpi di arma da fuoco contro le abitazioni di altri esponenti delle forze dell’ordine. Tentativi che sono stati sempre anticipanti e sventati dai carabinieri.

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Pubblicato da:
Laura Mendola