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L'inchiesta

Quel filo rosso Sicilia-Lussemburgo, i 6 milioni di fondi e le strane “visite”

La Regione e il caso Cannes. Il conto salato dei precedenti progetti della  Absolute Blue che con l'assessorato al Turismo fa affari d'oro da un paio di anni. Le scatole cinesi con altre società, i nomi, il "rally" di liquidità

Di Mario Barresi |

Quando si dice la continuità amministrativa. Un esempio da manuale è il meloniano Francesco Scarpinato. L’assessore regionale al Turismo, in totale sintonia col predecessore Manlio Messina (oggi vicecapogruppo di FdI alla Camera) punta tantissimo sulla strategia di valorizzazione del “brand Sicilia” attraverso il cinema. E così, oltre ad aumentare (da 2,2 a 3,7 milioni) le risorse a disposizione del progetto “Sicily, Women and Cinema” riaffidato a una società lussemburghese che con la Regione fa affari d’oro da un paio d’anni, ha deciso di verificare di persona il contesto in cui l’Isola risplenderà anche nel 2023 sulla Croisette. E così, dal 5 al 7 dicembre scorsi, s’è recato in «missione istituzionale» a Cannes.  Costo totale: 2.157 euro,  797 «a titolo di rimborso spese», 1.000 «a titolo di rimborso forfettario» e 360 «a titolo di indennità diaria lorda, di cui indennità diaria netta di euro 205,20 e ritenuta erariale di euro 154,80», come si legge nel decreto dell’assessorato al Turismo.

Un eccesso di zelo, visto che la società a cui la Regione ha affidato il “kolossal” promozionale al Festival di Cannes, la Absolute Blue, è una sperimentata partner del Turismo. Già l’anno scorso si occupò del progetto.  Rispettando il budget assegnato, seppur con qualche scostamento all’interno delle singole voci di spesa. Lo shooting fotografico, realizzato in Sicilia e affidato al fotografo d'arte Moja, ad esempio è lievitato dai 250mila previsti ai 347.950,47 rendicontati. In compenso un risparmio sull’affitto di “Casa Sicilia”: 241.300 euro anziché 253.000. In linea con le previsioni gli altri costi documentati: 559,884,62 euro per allestimenti, noleggi arredi e attrezzature, 62.270,29 per la logistica; 37.504,60 per l’acquisto di spazi pubblicitari. Poi gli addetti: 84.754,57 per lavorazioni tecniche; 112.337,07 per la produzione; 41.378,91 per la logistica; 60.886,16 per le riprese. E infine 208.623,15 euro per «addetti stampa e comunicazione» e altri 18.652,05 per «organizzazione conferenze stampa»: un totale che, per qualche giorno a Cannes,  è pari quasi al costo lordo annuo degli stipendi dei 10 giornalisti dell’ufficio stampa della Regione. Sui 1.891.255,07 euro rivendicati, l’assessorato ne ha ammessi a rendicontazione 1.774.075,83. Somma che, con aggiunta del 22% di Iva “reverse change” (regime dovuto a una società extra Ue), porta la fattura finale a 2.164.372,51 euro. Regolarmente liquidati alla Absolute Blue.

Come del resto già avvenuto in precedenti occasioni. Una risale al 2021, quando la Regione cominciò ad affacciarsi timidamente sulla ribalta della Croissette: 89.312 euro (“sconto” di 4.669,31 sul preventivo) per un primo assaggio di Festival, di cui  28.688 euro per produzione e post produzione di audiovisivi, 17mila per l’immancabile conferenza stampa, 10.922 per noleggio attrezzature e trasporti e quasi 23mila euro per spese di trasferta.

Ma non c’è soltanto la Costa Azzurra nel rapporto fra la Regione e Absolute Blue. La stessa società lussemburghese ha infatti gestito, sempre per il Turismo, due iniziative al Festival del Cinema di Venezia 2022 per un importo di 169.580 euro. Una al Lido: costi principali  20.100 euro per la stessa mostra fotografica “Sicily, Women and Cinema” e una serata di gala, 24.618 per comunicazione e pubblicità, 11.410 per il personale di produzione. E un’altra nel centro storico di Venezia: spesi 33.050 euro per un evento a Ca’ Vendramin Callergi (palazzo sede del casinò), 60.888 per componenti e direzione del Bellini di Catania e 54.618 per spot e media.

Un rapporto di fiducia. Del quale l’assessore Scarpinato rivendica anche la corretta matrice amministrativa, citando la Absolute Blue come «titolare in esclusiva del format “Woman and Cinema”, nonché dell’organizzazione anche sotto il profilo logistico dell’evento al Festival Internazionale del Cinema di Cannes 2023». Ma questo significa soltanto che ha inventato un evento e se lo gestisce in autonomia: vale a giustificare l’affidamento diretto, per quest’anno, di altri 3,7 milioni? Per riepilogare i costi, svelati dal nostro giornale negli scorsi giorni: oltre 311mila euro per il bis dello shooting (da realizzare in Sicilia) dell'onnipresente Moja, ma soprattutto 2,7 milioni per gli eventi a Cannes. Di cui 920mila euro per l'allestimento di "Casa Sicilia" all’hotel Majestic, dove – si legge nel contratto – sarà persino «realizzata una sala Vip destinata a ricevere, in un contesto di maggiore riservatezza e tranquillità, gli artisti». Altri 511mila euro destinati ad "animazioni, conferenza stampa e consumi", 306mila per i pannelli pubblicitari e, oltre a circa 790mila euro di manodopera complessiva, 30mila saranno usati per coccolare gli «ospiti della Regione Siciliana». Le "agency fee" (spese d’agenzia) dichiarate sono l’8%: circa 227mila euro. Niente male per una «società di brand activation» a cui vanno soldi pubblici con «procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando» perché «esclusiva titolare del format "Women and Cinema" con annessi «eventi di comunicazione e promozione» a Cannes. 

Il dubbio resta. Come ne sorgono  (molti) sulla matrice della società. E sul suo misterioso fondatore e amministratore unico, Patrick Nassogne, classe 1958, nato a Jadotville nel Congo Belga. Sul web la foto di quand’è stato premiato agli “I Success Awards” di Venezia 2021, organizzato dall'omonima agenzia di comunicazione di Bucarest, come «miglior fotografo artistico dell’anno»; accanto a lui, fra gli altri, la romena Raluca Chivu, «miglior dentista dell'anno». Ma perché un imprenditore titolare di una società internazionale di comunicazione ed eventi vince una targa per le sue immagini artistiche? Proprio da quest'immagine del patron di Absolute Blue – una delle pochissime che si trovano digitando il suo nome sui motori di ricerca – che si arriva a una prima verità "fisiognomica" prima ancora che esistenziale: Nassonge e Moja (il tanto decantato autore dei costosissimi scatti di "Sicily, Women and Cinema") sono la stessa persona. Se, anziché di un fotografo, si trattasse di un artista della musica, si potrebbe dire: se la canta e se la suona da solo. Ma, sempre e comunque, raddoppiando il guadagno.

Del resto, la società dichiara appena tre dipendenti al 31 dicembre 2021: fra i pochi presenti su LinkedIn a dichiarare esperienze con Absolute Blue ci sono Julia Socci, brasiliana con esperienza tv in eventi sportivi, presente nel team dell'evento siciliano realizzato a Cannes, e l’italiano Guido Maria Vimercati, noto nel mondo milanese della comunicazione, che allestì (in veste di autore dello Studio Moja, cioè dello stesso Nassonge in versione artista) nel 2021 flash-mob "Maravigghia" presentato a Cannes, con l'orchestra del Bellini di Catania, come anteprima della mostra dell'anno seguente.

Dalla banca dati internazionale “Dato Capital” La Sicilia ha tratto elementi più interessanti. A partire da un sistema di scatole cinesi creato attorno ad Absolute Blue. Costituita in forma di «società anonima» (capitale 31mila euro) il 24 giugno 2007  dal notaio Alex Weber a Basharage, è l’erede della Circle Holding Sa. Nel mosaico societario di Nassonge appaiono altre società, tutte con forma anonima e sede in Lussemburgo: Forcible, The Kif Company e Multisoft. E spuntano altri nomi legati ad Absolute Blue che ruotano su tutte le società-scatole: Murat Esen, Viktoria Pietrowski, Albert Dondlinger. “Fantasmi”. Introvabili, nei rispettivi ruoli, sui social professionali.

In questo database si trova qualcosa in più anche sul bilancio. Quello al 31 dicembre del 2021 s’è chiuso con un attivo di 454.442,50 euro (minore rispetto ai 972.812,52 dell’esercizio precedente) per un giro d’affari complessivo di 1.901.119,66 euro. Era l’anno prima che Absolute Blue incrociasse il suo destino a quello della Regione. Del resto, la cassa s’era già svuotata: la liquidità corrente da 1.136.170,48 euro del 2018 crolla a 26.808,57 euro nel 2019. Così come l’attivo circolante: i 4.234.628,59 euro del 2011 scendono a quota 1.137.313,70 nel 2012. Anno in cui succedono tante cose, nel mondo e in Italia.

Nulla di strano, se si trattasse di una “semplice” società di fornitura di servizi: potrebbe dipendere da vendita di attività, pagamento di debiti a breve termine o diminuzione delle scorte. Ma in questo caso è un trend da approfondire. Perché la struttura del bilancio ricalca quella di una società finanziaria? Perché  la società fa tutto  (eventi, comunicazione, servizi alle imprese) con tre dipendenti? E perché non c'è una tipica configurazione di bilancio “a costi e ricavi”, dalla quale si possa desumere quali sono stati i ricavi per prestazioni e quali i costi per svolgere le prestazioni stesse (inclusi quelli per affidamento a terzi, in subappalto per intenderci, di attività di comunicazione e marketing)?

Domande che restano senza risposta. Ma che comunque la Regione non s’è mai posta prima di affidare oltre 6 milioni negli ultimi due anni a una società anonima con sede in Lussemburgo. Forse qualche riscontro è custodito nello “Stats”, un registro delle ricerche fornito da “Dato Capital”. Dal 2020 a oggi poche visite (soprattutto da Usa, Singapore e Hong Kong, qualcuna da Spagna e Francia), ma dall’anno scorso sono tracciati rapporti di Absolute Blue con l’Italia. Due “visite” registrate il 22 febbraio 2022. E ben cinque nel nuovo anno: due il 5 gennaio e tre il 6, dopo che in Sicilia è scoppiato il caso Cannes. Chi erano quei contatti italiani? E cosa cercavano, fino a poche ore fa, sulla società in Lussemburgo? Twitter: @MarioBarresiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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