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La Francia assegna il porto di Marsiglia alla Ocean Viking, la nave carica di migranti già in navigazione

L'arrivo dell'imbarcazione della ong Sos Mediterranee atteso nella notte tra mercoledì e giovedì

Di Redazione |

Sembra andare verso una soluzione la situazione della nave Ocean Viking,  bandiera norvegese, della ong francese Sos Mediterranee, che fino a oggi si trovava al largo della costa di Catania con 234 profughi a bordo. La Francia «si prepara ad aprire il porto di Marsiglia alla nave Ocean Viking, o nella notte fra mercoledì e giovedì o nella giornata di giovedì. Dipenderà da quando lascerà il sud del Mediterraneo»: lo ha detto una fonte del ministero dell’Interno francese. La nave ha già lasciato il tratto di mare al largo di Catania e si trova adesso al largo di Portopalo di Capo Passero, la punta Sud-Est della Sicilia. L’imbarcazione, che resta in acque internazionali al limite del confine con quelle nazionali italiane, secondo i rilevamenti eseguiti tracciando il trasponder, ha la prua puntata a sud-ovest e naviga a oltre 7 nodi l’ora, seguendo una rotta che sembra tracciata per "circumnavigare" la Sicilia per poi puntare verso la Francia.

«Lo sbarco a Marsiglia si svolgerà sotto la supervisione della Prefettura. Saranno fatti scendere tutti i migranti dalla nave e poi registrati come richiedenti asilo». Lo spiegano all’ANSA fonti del ministero dell’Interno francese, che ribadiscono: «Ci stiamo preparando come se la nave  dovesse arrivare nelle prossime ore». Non ci sarà quindi alcuna selezione fra i passeggeri della Ocean Viking, non saranno fatti scendere i deboli e lasciati a bordo gli altri: «Non ci sono restrizioni possibili, tutti hanno diritto di presentare la domanda di asilo», aggiungono le fonti francesi. 

«Di fronte al silenzio dell’Italia e a causa dell’eccezionalità della situazione, la Ocean Viking è stata costretta a richiedere un Porto sicuro alla Francia». Lo sottolinea la Ong Sos Mediterranee. «Questa soluzione estrema è il risultato di un fallimento gravissimo e drammatico di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea che non sono stati in grado di indicare un Porto sicuro alla nostra nave» prosegue la Ong definendo la situazione a bordo dopo 20 giorni di stallo in mare «al limite». I medici sulla nave, spiega il presidente di Sos Mediterranee Italia Alessandro Porro «hanno riscontrato stati di fortissimo stress tra i naufraghi, con crescenti sintomi di ansia, depressione, insonnia e perdita dell’appetito». I migranti, prosegue, «stanno perdendo le ultime speranze» e alcuni di loro "hanno iniziato a manifestare l’intenzione di buttarsi in mare per la disperazione». C'è dunque il rischio concreto di "incidenti gravi in qualsiasi momento» che possono mettere a rischio «la sicurezza degli stessi naufraghi e del nostro equipaggio". 

Sos Mediterranee ricorda che la Ocean Viking in questi 20 giorni ha prima contattato i centri di soccorso di Libia e Malta, responsabili delle zone Sar dove sono avvenuti i salvataggi e successivamente, «in un silenzio assordante» si è rivolta all’Italia, «come previsto dal diritto marittimo» in quanto «centro di coordinamento più idoneo a fornire un porto sicuro». «Ma il nuovo governo – conclude la Ong – ha imposto un divieto discriminatorio» all’ingresso della nave e questo ha costretto a rivolgersi a Grecia, Spagna e Francia. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA